Fare una ricerca tramite Kindle di Amazon e cercare per parola all’interno dell’opera junghiana, apre possibilità di ricerca che fino a poco tempo fa richiedevano moltissimo tempo. Da questo punto di vista la tecnologia aiuta moltissimo, anche se il libro cartaceo resta la cosa migliore al mondo secondo me. Le opere complete sono acquistabili qui: Jung – Opere complete
V’invito a leggere questo estratto in cui appare la visione di Jung rispetto all’Iching, ma anche all’Astrologia.
Il metodo [astrologico, N.d.A.] si presta a ogni abuso e non è adatto a persone immature,
infantili о che abbiano voglia di divertirsi, come non lo è per le nature intellettualistiche e razionalistiche. Si confà invece a persone meditative e riflessive cui piaccia soffermarsi su
quel che fanno e su quel che loro accade, cosa che ben si distingue da un ipocondriaco fantasticare, cioè dal morboso abuso della riflessione. L’IChing [come l’Astrologia N.d.A. ] non si raccomanda per dimostrazioni e risultati, non si vanta, non viene incontro pronto a
essere manipolato; come un frammento di natura, aspetta piuttosto di essere scoperto. […]
Non promette niente e perciò non è costretto a mantenere niente e non è mai responsabile se qualcuno ne trae conclusioni errate. Il metodo va trattato con una certa intelligenza; com’è noto, la stupidità non è arte.
[…]
Se qualcosa quadra nel metodo si deve presumere che esista un inatteso parallelismo di accadimenti fisici e psichici. Questo pensiero è shocking, ma per nulla nuovo, perché costituisce l’unica ipotesi possibile dell’astrologia e specialmente della moderna
caratteroscopia, anche se questa riguarda più il tempo che le reali posizioni astrali, poiché anche il tempo è determinato e misurato fisicamente. Se la caratteroscopia dovesse essere generalmente giusta (e vi è una certa probabilità che lo sia), il fatto non sarebbe più sorprendente di quanto lo sia la capacità di un esperto di vini di stabilire con sicurezza, dalle caratteristiche del vino, la regione di provenienza, la posizione della vigna e l’annata,
cosa che lì per lì sembra discutibile al profano. Ma nello stesso modo un buon astrologo può leggermi in faccia in quali segni si trovavano il sole e la luna al momento della mia nascita e qual è il mio ascendente. Il parallelismo psicofisico del fenomeno che dovremmo figurarci come base dell’oracolo dell’I Ching non sarebbe quindi che un altro aspetto del processo che bisogna porre come base anche all’astrologia, se si ascrive un qualche significato alla diagnosi caratteriale astrologica. Senza dubbio sono molto numerosi
coloro che si occupano di astrologia; si tratta certamente di nature riflessive che s interessano alla psicologia e ne traggono grandi vantaggi. È chiaro che anche qui possono esservi abusi. Oltrepasserei ampiamente i limiti della mia competenza scientifica se volessi dare una risposta al problema che ho qui sollevato. Posso soltanto stabilire che chiunque interroghi l’oracolo agisce come se esistesse un necessario parallelismo tra
accadimento interno ed esterno, psichico e fisico, e che nell’ascrivere al risultato della sua
interrogazione il sia pur minimo significato, ha già deciso che esiste una simile possibilità. Il mio atteggiamento di fronte a queste cose è pragmatico e le grandi maestre che mi hanno insegnato a considerarlo pratico e utile sono la psicoterapia e la psicologia medica.” Psicologia e Religione
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Il mio libro, con la “fake” intervista a Jung, in cui racconta cosa pensa dell’Astrologia lo trovate su: Astrologia – Perché funziona?
Ma cosa c’entrano i Ching con l’astrologia? Secondo me accostare l’astrologia ai Ching vuol dire denigrare l’astrologia.
Il pensiero di Jung è abbastanza chiaro, sia chi consulta l’oroscopo che chi consulta i Ching, crede nell’esistenza di un parallelismo tra fenomeni diversi.
OK, questo è esatto, però qui terminano le somiglianze tra l’astrologia e i Ching.
Secondo l’astrologia esisterebbero dei parallelismi tra il movimento dei pianeti e le vicende umane, mentre secondo i Ching esisterebbe un parallelismo tra le disposizioni casuali di alcune monetine e le vicende del consultante.
Io più che notare una somiglianza tra l’astrologia e i Ching ne noto la diversità.
Per entrambe esisterebbe un parallelismo tra le vicende umane e un qualcosa d’altro, ma questo qualcosa d’altro è diversissimo nei due casi.
Nel caso dell’astrologia il qualcosa d’altro è costituito dalle posizioni dei pianeti che sono corpi massivi del nostro mondo e che si muovono in un modo predeterminato e prevedibile.
Nel caso dei Ching invece le vicende umane sono messe in relazione con il lancio di alcune monete, la cui disposizione è necessariamente casuale.
Nel caso dell’astrologia io vedo delle spiegazioni razionali per cui questo parallelismo possa esistere, perché i pianeti sono i corpi principali del sistema solare, e si possono immaginare come le cause prime di tutto ciò che avviene nel sistema solare e qui sulla Terra.
Ma come si fa a ricercare un parallelismo tra le vicende umane e il lancio di alcune monetine che è qualcosa di casuale per antonomasia?
Lo si può fare solo se si ha una visione magica del mondo, e se si crede che la disposizione delle monetine non sia casuale, ma che segua un ordine misterioso che è quello che appunto si tenta di decifrare consultando i Ching.
Secondo questa “logica” allora dovrebbe anche essere possibile indovinare i numeri del lotto. Perché se pensiamo che i numeri del lotto non siano casuali ma che rispecchino un ordine occulto, allora teoricamente potrebbe anche essere possibile prevederli.
Però a me non risulta che ci sia qualcuno che riesca a prevedere i numeri del lotto.
Jung scrive che un esperto enologo assaggiando un vino riesce a riconoscere l’anno di produzione, l’orientamento della vigna ecc.ecc. così come un astrologo esperto riesce a delineare alcune caratteristiche caratteriali dalla lettura di un oroscopo.
Ma questo esperto enologo riuscirebbe a fare le stesse cose se invece di fargli assaggiare il vino gli chiedessimo di lanciare delle monetine o di estrarre una carta dei tarocchi?
Jung parla bene dell’astrologia, però lo fa accostando l’astrologia alla parapsicologia e alla “new age”.
Ma secondo me l’astrologia non andrebbe confusa con queste altre cose.
Ciao Astromauh, lui unisce Iching e Astrologia passando attraverso il concetto di sincronicità e unus mundus, capisco quello che intendi dire, ma mi trovo d’accordo con questa visione unitaria perché non considera il tempo e i cicli, ma l’ora/adesso. Sono cose molto simili tra loro.