di Paolo Quagliarella
Scrive Kerénjy, a proposito di Ermes, rileggendo i versi omerici: “Arrivato per la ninfa il decimo mese, le cose vennero alla luce e divenne manifesto l’accaduto: essa partorì un figlio astutissimo, un furbo adulatore, un bandito e un rapitore di buoi, guida dei sogni e spione notturno, come sono coloro che stanno in agguato sulla strada e presso le porte. Egli doveva presto raggiungere la celebrità tra gli dèi per le sue gesta. Nato di buon mattino, a mezzogiorno suonava già la lira e di sera rubava i buoi di Apollo, in quel quarto giorno del mese, in cui Maia l’aveva partorito. Appena uscito dall’immortale corpo della madre, non restò per molto tempo nella culla sacra, ma si alzò e passò la soglia dell’alta grotta per andare in cerca dei buoi di Apollo.”
Omero nell’inno dedicato ad Ermes scriveva:
“Ma quando si compì la volontà del grande Zeus
E nel cielo si volse per lei il decimo mese,
il bimbo nacque, e venne in chiaro ogni cosa.
Essa generò un figlio versatile, dalla mente sottile,
un predone ladro di buoi, signore dei sogni:
uno che spia nella notte accanto alle porte, destinato
a compiere ben presto grandi imprese fra gli dèi immortali.
Nato il mattino, a mezzogiorno già suonava la cetra,
e la sera rubò le vacche di Apollo arciere;
il giorno in cui Maia lo partorì era il quarto del mese.”
Leggendo tra le righe abbiamo il mese, il giorno e l’ora di nascita di Mercurio. Dal calendario attico, probabilmente riferimento di Omero, si evidenzia che il decimo mese è Munichione che va dalla seconda metà di aprile alla prima metà di maggio, i greci contavano i mesi a partire dal solstizio d’estate. Ermes/Mercurio sarebbe nato, quindi, sotto il segno del Toro con il Sole a 4° e avrebbe l’Ascendente in Leone, essendo venuto alla luce a mezzogiorno.
Il pianeta Mercurio, non allontanandosi più di 28° dal Sole, sarebbe potuto essere o in Toro, in Gemelli o in Ariete. A me piace pensarlo nei primi gradi dei Gemelli, per dare un po’ più senso al racconto astrologico. Il segno dei Gemelli, insieme alla Vergine, è infatti il suo domicilio, quello del Toro la sua caduta; peraltro le prime azioni compiute dalla divinità sono delle “marachelle” che possono essere riconducibili a una cattiva integrazione mercuriale nel suo tema, ma ciò che fa riflettere maggiormente è che come prima cosa rubi i buoi (Toro) di Apollo (Sole), ricordiamo la configurazione iniziale della sua nascita: Sole in Toro e Ascendente in Leone, dà concretamente vita al suo tema.