In questo articolo ho immaginato di porre delle domande a James Hillman e M-L. von Franz a proposito dell’astrologia, di cosa ne pensassero. Le risposte sono degli estratti raccolti da opere diverse degli autori citati.

 

Dott.ssa M-L. von Franz cosa pensa dell’astrologia?

“Le costellazioni astrologiche raffigurano quelli che noi chiamiamo gli archetipi dell’inconscio collettivo. Sono immagini degli archetipi proiettate nel cielo. l’oroscopo della nascita raffigura una particolare combinazione individuale di elementi archetipici” 

C’è un legame secondo lei tra l’astrologia, i numeri e gli dèi?

“Nel simbolismo dei numeri, il sette è abitualmente considerato il numero che designa il processo evolutivo. Ciò perché è il numero dei sette pianeti dell’astrologia classica (elementi di base dell’oroscopo) che rappresentano gli elementi archetipici fondamentali che costituiscono ogni personalità umana. L’idea è che in ogni persona Saturno, Marte, la Luna ecc. si combinano in una configurazione specifica, e ogni persona deve, in un momento o in un altro, vivere in sé tali elementi fondamentali, benché in modi sempre differenti, secondo la struttura dell’oroscopo. Talvolta il numero della totalità è il sette, e talvolta è l’otto, in quanto ritorno all’uno assunto al livello superiore, come accade nell’ottava musicale. […] Qual è il significato psicologico di tutto ciò? È evidente che gli Dei rappresentano contenuti archetipici dell’inconscio, cioè complessi che ognuno possiede in sé e che non sono in alcun modo patologici. Come dice Jung, complessi come quelli dell’Io e dell’Ombra nella nostra società sono normali. Vi sono nella psiche centri dinamici diversi che fanno parte delle strutture normali e che sono stati generalmente personificati con gli Dei, come ben mostra l’astrologia: tra i pianeti, Marte rappresenta tutto ciò che riguarda l’aggressività e l’autodifesa, Venere il sesso, e così via. Ogni dio corrisponde a un comportamento istintivo specifico. La dimenticanza di un dio o di una dea sta a indicare che un comportamento psicologico naturale è trascurato: non è stato preso in considerazione o per artificio, o per stupidità.”

Dott. Hillman quando ha scoperto l’astrologia?

“Il potere penetrante dell’astrologia mi colpì 45 anni fa a Zurigo quando mi tracciarono il primo tema di nascita, sebbene sin da prima conoscessi il suo linguaggio stenografico e simbolico. Questo interesse costante, questa fascinazione, questo amore, non mi ha mai lasciato.
Voglio essere chiaro: non ci credo, non la pratico, né capisco come funzioni, anche se l’astrologia è uno dei linguaggi di base in cui formulo le mie riflessioni psicologiche.”

 

L’immaginazione astrologica, il tuo tema natale è un contenitore che può restituire un significato pieno alla tua vita, lei che ne pensa Dott. Hillman?

Il luogo dell’immaginazione poteva essere il cielo notturno degli astronomi o degli astrologi rinascimentali, oppure i continenti geografici degli esploratori. Poteva anche essere la gigantesca costruzione mitologica dei mondi di Dante, i complicati fornelli e recipienti dei laboratori degli alchimisti, il teatro della memoria di Giulio Camillo, oppure il passato immaginale dell’antichità greca e romana. L’immaginazione deve disporre di spazio per uno svolgimento differenziato. Questa insondabile profondità d’anima o sterminata caverna di immagini, come la chiamò Sant’Agostino, o «oscura fossa», secondo le parole di Hegel, deve avere un contenitore. Anche noi oggi, se vogliamo restituire l’immaginazione al suo pieno significato, abbiamo bisogno d’una specie di enorme stanza che funzioni da suo «realistico» contenitore.

Ma cos’è per lei il Tema Natale?

Il tema natale non predice che diventerai un ubriacone, un’infermiera, uno che rimanda sempre le cose, una violinista romantica, un masochista inveterato, un mercante d’arte con grande fiuto, un detective sensibile alle atmosfere ambientali. L’astrologia non si propone alcun programma di correzione morale; si limita a offrire intuizioni metaforiche, in modo che si possa vivere con maggiore intelligenza il proprio carattere. La sua lettura del carattere utilizza un linguaggio imagistico pieno di sottigliezze; al carattere moralizzato bastano «buono» e «cattivo», o poco altro.

 

Noi viviamo nel cielo, nelle costellazioni, la nostra testa si muove tra le loro immagini, nel tema natale. Ci sono delle relazioni fra i nostri pensieri e gli astri?

“Il caelum, dunque, è uno stato della mente. Visualizzatelo come un cielo notturno, disseminato dei corpi aerei degli Dei, le costellazioni astrologiche a un tempo bestiario e geometria, partecipi di tutte le cose del mondo come loro terreno immaginale. Il caelum non ha luogo, beninteso, nella vostra testa, nella vostra mente; è piuttosto la vostra mente che si muove nel caelum, sfiora le costellazioni; il cranio spesso e capelluto che si apre per lasciare entrare più luce, la loro luce, rendendo possibile una nuova idea di ordine; un’immaginazione cosmologica il cui pensiero spiega il cosmo con le forme delle  immagini.”

Perché dovremmo farci interpretare il tema natale in chiave archetipica secondo lei Dott. Hillman:

“[…] per me, l’astrologia riporta gli eventi agli Dei. Tutto dipende dal fatto che le sue immagini provengono dal cielo. Essa invoca in senso metaforico, poetico, mitico, politeistico, ciò che è imprevedibilmente reale. Questo è ciò che rende l’astrologia un’arte, un linguaggio, una maniera di pensare, terribilmente efficace. Nella mente popolare è la conferma di una grande tradizione che ci tramanda che gli esseri umani vivono in un cosmo intelligente, che dà risposte più grandi di quanto possano essere le domande umane. Ci obbliga ad immaginare e a pensare in termini psicologici. Inoltre non si fonda sulla fede per un unico Dio – è politeista – e marcia controcorrente rispetto al pensiero dominante della storia occidentale.”

Che ne pensa del tanto odiato e spaventoso Saturno, è davvero il pianeta malefico di cui tutti parlano?

Durante le mie peregrinazioni, scoprii i benefici di Saturno, mentre mi trovavo a Roma qualche anno fa. Stavo osservando un vecchio tempio di Saturno, chiuso ai visitatori. A Roma si dice chiuso per restauro. Il restauro durava da circa cinquecento anni, e ne sarebbe durato altri cinquecento: è il modo della Chiesa cattolica di tenere lontana dal presente la vecchia religione politeistica, impedendo l’accesso degli edifici dell’antichità ai visitatori. Molti templi sono in restauro o architettonicamente pericolanti, oppure devono essere ricostruiti…
Ad ogni modo, stando lì mi venne in mente che le maledizioni di Saturno che mi avevano afflitto (freddezza e distacco, ossessioni del pensiero, sindromi depressive che mi paralizzavano nell’azione, preoccupazioni materiali, goffaggine nell’utilizzo di congegni elettronici o in generale di cose a me non familiari, fardelli di responsabilità, periodi di rigidità e intrattabilità verso gli altri e verso me stesso), tutte queste maledizioni erano state valutate solo per la loro apparenza. Non avevo afferrato la loro efficacia: come esse mi avevano protetto, tenuto sulla via fedele alla mia vocazione, lasciato il tempo di pensare ed apprezzare la solitudine e come avessero permesso che la mia tendenza all’ordine fosse sconfitta in favore dell’assenza e del vuoto.

Allora il pianeta Saturno è buono o cattivo?

In altre parole le maledizioni che attribuivo a Saturno erano delle benedizioni. Quel giorno compresi che siamo noi che facciamo di Saturno un pianeta sinistro e maledetto interpretando le sue benedizioni in una visione ristretta ed oppressiva, come pesanti fardelli piuttosto che carichi doni. Scordiamo una metà; la parte celeste del male. Per questa ragione non c’è un Dio che ci maledice; siamo noi che abbiamo maledetto Dio, mal interpretando la sua efficacia.

Saturno quindi è utile per noi, è efficace?

Non dobbiamo dimenticarci che efficace non vuol dire positivo. I doni di Saturno possono essere veramente oppressivi e limitanti. Un dono spesso non è solo quello che sembra: dobbiamo incartare i nostri regali in belle confezioni, per nascondere il fatto che ogni dono è potenzialmente negativo.

Se volessi scoprire qualcosa in più su di me l’astrologia potrebbe essere utile?

“L’astrologia è il campo che offre le migliori descrizioni delle qualità del carattere. Più di qualunque altra disciplina, l’astrologia ci fornisce le basi per una psicologia della personalità in cui questa è concepita come un insieme di tratti stabili.”