Il 24 marzo si forma la Luna Nuova in Ariete nel quarto grado; Marte, governatore del Segno, è nel Capricorno, sì è da poco congiunto a Giove e Plutone, ma cosa più importante formerà un aspetto di congiunzione, il 31 marzo, con Saturno che ha pochissimo fatto il suo ingresso nel Segno dell’Acquario: azioni misurate, attente, strategiche e poi una quadratura a Urano in Toro poco prima della Luna Piena, quindi aspetto da considerarsi facente parte della Luna Nuova che conclude il ciclo. Marte e Urano condividono il calore del fuoco, un tipo di calore e Fuoco diversi che agiscono sull’Aria e sulla Terra. Il Fuoco divampa e rende l’aria incandescente il primo, appare come Fuoco fatuo il secondo, dalla Terra, un Fuoco freddo, figlio del calore e protezione di Ade, messi assieme possono dar vita a un nuovo inizio. Durante l’inverno il seme è stato custodito dalla Terra, da Persefone e da Ade, pronto a rinascere in primavere. Ma Marte e Urano ricordano anche Efesto (Urano) che batte il ferro (Marte) caldo, per costruire spade, creare soluzioni, anche innovative e inaspettate, fuori dagli schemi, opportunità per rompere lo status quo. Riflettiamo su quello che possiamo fare, come possiamo agire, cosa abbiamo custodito nella profondità di noi stessi e che ora vogliamo inizi a crescere.
Questa lunazione ci ricorda il matrimonio di Poseidone con Teofane e la nascita del Vello d’Oro. Poseidone stancato dall’ultima Luna Piena in Pesci, sfinito dal fatto di non avere potuto abbracciare Demetra e accoppiarsi con lei in forma di cavallo, questa volta cerca di conquistare Teofane, prendendo le sembianze di un montone: ci riesce. Dal loro amplesso, violento, nascerà il Vello d’Oro. Poseidone, seppure ci si trovi nel Segno dei Pesci, è ancora molto forte come simbologia, come immagine attiva, poiché, oltre ad essere nel suo domicilio – mi riferisco a Nettuno/Poseidone in Pesci, segue cronologicamente la Luna Piena precedente ed in questa sizigia appaiono numerosi elementi del Segno del Capricorno – che ha la coda di Pesce – ancora attivi. Pan si trasforma in Pesce e Pan sarà trasformato nel Segno del Capricorno, anche Marte, governatore dell’Ariete, si trasformerà in pesce in un altro racconto che lo vede protagonista e diventerà il dio egizio Onuris. Ci sono diverse vicinanze simboliche tra Poseidone, l’Ariete, Marte.
Il Vello d’Oro, Ariete volante, salverà Frisso ed Elle, portandoli sulla sua groppa, da morte certa, almeno in patria, ma Elle sarà presa da Poseidone, dalle sue onde: il femminile sarà inghiottito dal mare, una nuova sposa per Poseidone, mentre Frisso, una volta portato in salvo sulla terra ferma, sacrificherà il Vello d’Oro e donerà il suo vello a Marte.
La domanda che appare in modo forte è che forse dovremmo farci è: cosa dobbiamo sacrificare ancora affinché vi sia un nuovo inizio, una nuova primavera? Forse il femminile, la relazione con la nostra parte più intima? Sinceramente non lo so.
Dobbiamo sacrificare chi ci ha salvato? Ma cosa significa? Sono domande che dovremmo porci durante questa Luna Nuova e cercare dentro di noi la risposta e anche all’esterno nella vita di tutti i giorni.
L’ICHING DELLA LUNA NUOVA
L’Iching del grado in cui si forma la Luna Nuova è il nr.1 Kkien – il Creativo, proviene dall’Iching della scorsa Luna Nuova che era il 60 la delimitazione che diceva: Un atteggiamento equilibrato e misurato è indispensabile in questa fase, tuttavia non deve sconfinare nell’intransigenza e nella rigidità che darebbero solamente amarezza.
L’Iching 60 diventa l’iching 1 attraverso la trasformazione di 3 linee mobili del primo che recitano:
- Chi non conosce delimitazione avrà da lamentarsi.
Nessuna macchia. - Delimitazione contenta. Riuscita.
- Delimitazione amara: perseveranza reca sciagura.
Pentimento svanisce.
Il contenimento è stato utile, forse dovremmo ancora essere attenti nel contenerci e se ci sentiamo in colpa per quello che abbiamo fatto o non fatto dal 23 febbraio al 24 marzo, non importa con la Luna Nuova svanirà. Lasciamo ispirare dalla lettura diretta dell’Iching nr. 1 KKien – Il creativo..
1.KKIENN – IL CREATIVO
sopra Kkienn, il Creativo, il Cielo
sotto Kkienn, il Creativo, il Cielo
Il segno è composto di sei linee intere. Le linee intere corrispondono alla forza primordiale luminosa, forte spirituale, attiva. Il segno è unitariamente forte nella sua natura. Poichè esso è esente da ogni debolezza la sua qualità intrinseca è la forza. La sua immagine è il cielo. La forza è rappresentata non vincolata da condizioni spaziali fisse. Perciò viene concepita come moto. Fondamento di questo moto è da considerarsi il tempo. E anche la potenza del tempo e la potenza del perseverare nel tempo, la durata, sono contenute nel segno. Nella spiegazione del segno deve essere tenuta costantemente presente una doppia interpretazione: quella macrocosmica e quella della sua azione sul mondo umano. Applicato agli avvenimenti universali, nel segno è espressa la forte opera creativa della divinità. Applicato al mondo umano, esso designa l’azione creativa del santo e saggio, del sovrano e guida degli uomini, il quale desta mediante la sua forza la loro natura superiore e la sviluppa. Il segno è ascritto al quarto mese (aprile-maggio), quando la forza chiara è al suo culmine, ancora prima che cominci col solstizio estivo il declino dell’ annata.
LA SENTENZA
Il creativo opera sublime riuscita,
Propizio per perseveranza.
Secondo il senso originario, le qualità sono raggruppate in coppie. Per colui che ottiene questo oracolo, questo fatto significa che gli è concessa riuscita derivante dagli accadimenti cosmici provenienti dalle profondità primordiali; anzitutto è per la felicità sua e quella degli altri importante che egli operi solo perseverando nel giusto.
Molto presto la riflessione si è rivolta sulle quattro qualità e sul loro significato particolare. La parola cinese che è stata resa con ″sublime″ significa ″capo, origine, grande″. Perciò nella spiegazione di Kung Tse è detto: ″Grande invero è la forza primordiale del creativo, tutti gli esseri devono a lui il loro inizio. E questa forma pervade il cielo intero″. Poichè questa prima qualità permea di sè anche le altre tre.
L’inizio di tutte le cose sta, per così dire, ancora nell’al di là, sotto forma di idee che devono ancora realizzarsi. Ma nel creativo è insita anche la forza di conferire forma a queste immagini primarie delle idee. Ciò è designato dalla parola ″;riuscita″;. Questo processo è rappresentato con un’immagine presa dalla natura. (Cfr. Genesi Cap. 2, I e segg., dove il rigoglio dei singoli esseri è pure ricondotto al cadere della pioggia) ″Le nubi vanno e la pioggia opera, e ogni singolo ente cola nella propria forma″.
Trasportate nell’umano queste qualità additano all’uomo grande la via per il pieno successo: ″Mirando con grande chiarezza le cause e gli effetti, egli compie al tempo giusto i sei gradini e sale su di essi al tempo giusto come su sei draghi verso il cielo″. I sei gradini sono i sei posti singoli del segno, che più avanti vengono rappresentati con l’immagine di draghi. Come itinerario verso il successo è qui designato il conoscimento e la realizzazione del Senso Universale, il quale, come legge che penetra in ogni cosa, effettua tutti i fenomeni condizionati dal tempo, dando loro inizio e fine. E ogni gradino raggiunto è contemporaneamente la preparazione per il successivo, e il tempo non è più un impedimento ma mezzo per realizzare il possibile.
Dopo avere espresso con le due qualità ″sublime″ e ″riuscita″ l’atto di creazione, viene indicata, appoggiandosi alle due espressioni ″propizio″, letteralmente ″creante ciò che corrisponde alla essenza″ , e ″perseveranza″, letteralmente ″giusto e saldo″, l’opera di conservazione che appare quale continuata realizzazione del perfezionamento nella forma. ″Il corso del creativo muta e forma gli esseri finchè ciascuno ottiene quella giusta natura che gli è destinata, poi li mantiene in concordanza con la grande armonia. Così esso si mostra propizio per perseveranza″.
Trasportato nell’umano si vede come l’uomo grande con la sua attività ordinatrice reca pace e sicurezza al mondo: ″Elevandosi egli con il capo al disopra della moltitudine degli esseri, tutte le contraddizioni insieme giungono alla quiete″.
Un’altra interpretazione si spinge ancora più oltre nella speculazione, separando ancor più le parole ″sublime riuscita, propizio, perseveranza″, e le pone in parallelismo con le quattro Virtù cardinali umane: Alla ″sublimità″, principio fondamentale che racchiude tutte le altre qualità, viene coordinato l’amore. Alla ″riuscita″ vengono coordinati i costumi, i quali ordinano e organizzano e rendono perciò efficaci le esplicazioni dell’amore. Al ″propizio″ viene coordinata l’equità, che crea condizioni nelle quali ognuno riceva quanto corrisponde alla sua essenza, quanto gli compete e costituisce la sua felicità. Alla qualità della ″perseveranza″ viene coordinata la saggezza, che riconosce le salde leggi di ogni avvenimento ed è perciò capace di creare degli stati durevoli.
L ‘IMMAGINE
Il moto del cielo è vigoroso.
Così il nobile rende se stesso forte ed instancabile.
II raddoppiamento del segno Kkienn. la cui immagine è il cielo, indica, giacchè vi è un cielo solo, il moto del cielo. Un moto circolare compiuto dal cielo è un giorno. II raddoppiamento del segno significa che ad ogni giorno ne segue un altro. Ciò produce l’idea del tempo ed anche, visto che si tratta del medesimo cielo che si muove con forza instancabile, l’idea della vigorosa durata del tempo e, oltre il tempo, di un moto che mai non resta nè illanguidisce, come perpetuamente a giorno segue giorno. Questa durata nel tempo è l’immagine della forza nella sua appartenenza al creativo.
II saggio ne ritrae il modello da seguire per acquistare durevole efficienza. Egli deve rendersi in tutto pienamente forte. eliminando consciamente tutto ciò che abbassa ed è volgare. Cosi guadagna quella instancabilità che si basa su circoli chiusi di attività.
Pensando a quello che il mondo e l’Italia stanno passando sembra esserci nell’Iching la speranza di un nuovo inizio, ma dobbiamo ancora perseverare con il contenimento anche se sembra una cosa forte e castrante.
I GRADI SABIANI DELLA LUNAZIONE
Leggiamo il grado sabiano di E. Jones della congiunzione Sole e Luna in Ariete che corrisponde al 5°.
UN TRIANGOLO A CUI SONO ATTACCATE DELLE ALI
Possibilità evidente, ma non propriamente sfruttata, di un’evoluzione nella propria spiritualità. Aspirazioni alle alte vette della conoscenza.
Si può notare la forte relazione simbolica con l’Iching numero 1 e il fatto che si debba aspirare a qualcosa di nuovo e di più grande.
Il medesimo grado sabiano rielaborato nel libro: Lo zodiaco e i suoi gradi di Grazia Bordoni afferma:
UN TRIANGOLO CON LE ALI (La capacità di trascendere se stessi)
Significato: Il triangolo è già una forma perfetta di per sé, mettergli le ali indica la capacità di andare ancora oltre qualche cosa che è già perfetto. Simboleggia il desiderio di raggiungere un livello più alto di esistenza: sono possibili ulteriori obiettivi. E’ possibile sempre andare oltre i propri limiti.
LA MUSICA DELLA LUNAZIONE – CARLO LOFFREDO
Ascoltando questo lavoro Jazz suonato da Carlo Loffredo e la sua band, ritmato, fresco” possiamo assaporare un senso di libertà, nuovo inizio e divertimento. Loffredo ha nel suo tema natale il Sole, la Luna in Ariete e Marte in Capricorno, proprio come la Luna Nuova.
LE IMMAGINI DELLA LUNAZIONE: Jean-Pierre Raynuad
Raynaud Jean-Pierre artista francese che condivide la congiunzione Sole-Luna in Ariete e Marte in Capricorno: creatività, azione diretta, struttura, linee marcate come vogliono Marte e Saturno: durezza, direzionalità, azione e contenimento.
IL POETA DELLA LUNAZIONE: Algernon Swinburne
Algernon Swinburne poeta inglese che dedicò all’Italia e a Mazzini un poema che oggi sembra profetico.
«Italia! Dalla passione del dolore
Che ti piegò e ti impose la catena;
Italia! Dalla rottura dei legami,
Il movimento di tutte le terre;
Amata, o madre degli uomini, o regina degli uomini,
Sorgi, appari, mostrati!»