Prevedere qualcosa significa ipotizzare scenari, vedere qualcosa prima. L’uomo cosa vede? Vede immagini o immagina scenari/immagini.
Le immagini possibili e allo stesso modo infinite, sono innate, sono gli archetipi. Con il tentativo di prevedere, sia che si faccia scienza, sia che si faccia astrologia, si cerca di delimitare le immagini possibili, di delimitare le infinite forme di rappresentazione di un archetipo, farlo diventare una realtà vera, percepibile, dai sensi e/o dalla psiche.
Quando diversi archetipi, come nel caso dell’astrologia, vengono messi in contatto fra loro: i pianeti, i segni le case di un tema natale, con i pianeti di transito in specifici segni, questa relazione fra gli archetipi evoca infinite immagini, infinite possibilità interpretative che si possono trasformare in un ventaglio di possibilità previsionali soltanto se c’è la partecipazione attiva del consultante, della sua storia, della sua realtà.
La storia, la vita, le scelte che il consultante ha fatto o ha voglia di fare definiscono le immagini e permettono la previsione. E’ come essere miopi, vedere tutto sfocato, tutto sembra indefinito e possibile e poi mettere gli occhiali, allora la realtà si mostra nelle sue infinite sfumature, ma in apparenza nitide.