“In principio, Jung ha detto che gli dei scacciati dalle nostre religioni tornano nelle no
stre malattie, nei nostri sintomi. Prendiamo uno degli dèi antichi, Ares-Marte. Quando accendiamo la Tv, è come se entrassimo in un tempio di Marte, con i suoi altari! Vediamo esplosioni, automobili che corrono a velocità spaventosamente alte, persone che fuggono, colluttazioni, sparatorie: l’intero moto della televisione è in se stesso velocissimo, perfino nella Tv dei ragazzi e nei cartoni animati. Il sabato mattina in America, alla Tv c’è un cartoon dopo l’altro, zzzzzz!, zzzzzz! bang!, tutti schizzano a una velocità tremenda. E questo è il dio Marte, la cui retorica è velocità, rapidità, guizzo. Esplosioni, incendi, violenza, pistole, coltelli, passioni forti, scene di combattimento e di guerra. Rumore, morti, feriti, il campo di battaglia,
l’incidente d’auto – questo è il mondo di Marte. Gran parte della televisione è dedicata a Marte, al dio Ares, perciò ecco un luogo in cui si può vedere manifestarsi uno degli dei.” J. Hillman, L’Anima del mondo
Marte/Ares entra in Scorpione, è un dio nato direttamente da Era, senza padre, scalmanato, irascibile, gli sono mancate le regole, ma in Scorpione trova il suo “patrigno” Zeus a fargli compagnia. A dire il vero è nel mito latino di Flora, in relazione con Era, che viene definita la nascita di Marte/Ares. La moglie di Zeus era adirata con il marito a causa del fatto che lui avesse generato Atena dalla propria testa senza bisogno della compagna, Ares/Marte nasce quindi per ripicca, per rabbia e rivincita, caratteristiche ereditate dalla divinità. Da bambino il piccolo Marte era stato rapito dai due fratelli giganti Oto ed Efialte e messo in una giara per tredici mesi, Hermes/Mercurio era poi corso a liberarlo.
Mercurio è in Sagittario, il 10 dicembre, quando Marte entra in Scorpione, sembra che il primo sia rallentato da Saturno con cui è congiunto e dal segno in cui è in esilio, in una casa per lui stretta e scomoda: è come se non arrivasse per tempo a salvarlo. Questa attesa irrita Marte fanciullo e lo stanca ancor di più, nel mito si racconta che quando fu liberato il dio della guerra fosse distrutto dalla prigionia, proviamo a pensare a questa prigionia ancor più prolungata.
Secondo me potremmo aspettarci un Marte più mite del solito nelle sue manifestazioni, che attua ripicche e non agisce d’impulso, redarguito dal patrigno Giove. Tutte le energie represse nel passaggio in Scorpione potrebbero invece apparire più esplosive quando in marzo 2018 entrerà in Capricorno. Dunque, non reprimere le energie di Marte, è il consiglio degli astri, ma integrarle, trasformarle. Le scelte che si faranno da oggi sino ad allora saranno importanti, seminare nervosismo e tensioni mentre si trova in Scorpione può condurre alle manifestazioni eccessive, più avanti. Ricordando la relazione di Marte con gli incidenti scrivevo che: “Incidente, guardando la derivazione latina e la sua traduzione troviamo: tagliare, potare, scolpire, togliere un sigillo. Qual è il pianeta che taglia? Marte. Sì scolpisce e si da’ forma alla pietra con lo scalpello tagliente, ancora Marte. Togliere un sigillo, aprire per la prima volta, un’attività di Marte. Gli “incidenti” possono essere letti attraverso le posizioni anche di Marte, sono fatti che lasciano il segno, la cicatrice dopo il taglio, ma danno anche una forma nuova e possono liberare ed aprire a nuove esperienze. Cogliere il senso dell’”incidente” di ciò che noi definiamo un “incidente” nella nostra vita che magari si ripete (faccio sempre gli stessi errori, trovo gli stessi partner che mi fanno soffrire, ecc…) è uno dei sensi da ricercare nell’analisi di Marte.”