In questa fiaba dei fratelli Grimm: La luce azzurra, leggiamo di un personaggio, il soldato che viene mandato via dal proprio re quando non era più abbastanza forte per servirlo. Nelle vicende del soldato cogliamo la presenza di Marte, di colui il quale obbedisce e difende, ma che può anche esagerare e perdere il senso della misura quando non è più “al servizio” del proprio re, quando non ha più ordini da eseguire.
Marte rappresenta l’azione è non solo l’esecutore della volontà del Sole, il suo protettore, ma l’energia necessaria a tutti i pianeti per agire. Questa energia la cogliamo soprattutto quando consideriamo i pianeti personali: Sole, Mercurio, Venere.
Marte ha bisogno degli ordini da esguire per sentirsi a proprio agio, per riconoscersi un ruolo, quando ciò non accade inizia ad agire d’impulso, senza riflettere accecato dalla sua stessa luce, dal suo fuoco, dalla sua rabbia.
Marte è vendicativo, ma in modo diretto, non strategico se non è accompagnato nel tema natale o in cielo da specifici aspetti. Dal mio discorso sembra che Marte non possa vivere senza qualcuno che gli dica cosa fare, vero? Ebbene non è così.
Marte deve imparare dai propri errori, scontrarsi con la realtà, per apprendere in pieno cosa sia l’indipendenza e la pianificazione. Le esperienze diventano la sua scuola, il suo giudizio, Atena.
Nel racconto La Luce azzurra, troverete tantissimo di questo Marte. Una divinità che si stanca dopo aver faticato, che si vendica dopo essere stato tradito, che esagera nella vendetta, che impara la strategia e il perdono. E voi come vi sentireste al posto del soldato della fiaba, come reagirebbe il vostro Marte?
Ricordate che Marte sosterà per circa sei mesi nel Segno dell’Ariete e queste dinamiche evidenziate nella fiaba potrebbero essere ritrovate nella vostra vita quotidiana.
LA LUCE AZZURRA – Fratelli Grimm
“C’era una volta un re che aveva un soldato al suo servizio, e quando questi invecchiò e non pot‚ più lavorare, lo mandò via senza dargli nulla. Il soldato non sapeva come campare; se ne andò tutto triste e camminò per tutto il giorno, finché‚ a sera giunse in un bosco. Vi entrò e poco dopo vide una luce che lo guidò, e giunse a una casa dove abitava una strega. Egli la pregò di dargli un giaciglio per la notte, qualcosa da mangiare e da bere; ella rifiutò, ma poi disse: -Ti ospiterò per misericordia, però tu domani devi vangare il mio giardino-. Il soldato promise di farlo e così fu alloggiato. Il giorno dopo vangò il giardino della strega e lavorò fino a sera. Ella voleva mandarlo via, ma egli disse: -Sono tanto stanco, lasciami rimanere ancora una notte!-. La strega non voleva, ma poi finì coll’accettare: il giorno dopo, però, il soldato doveva spaccarle un carro pieno di legna. Così il secondo giorno il soldato spaccò la legna, e alla sera aveva lavorato tanto che non se la sentì nuovamente di andarsene e le chiese asilo per la terza volta. Il giorno dopo egli doveva, però, ripescare dal pozzo la luce azzurra. La strega lo portò così al pozzo, lo legò a una lunga corda, ed egli vi si calò.” Per leggere tutta la fiaba vi’invito a cliccare su: https://www.grimmstories.com/it/grimm_fiabe/la_luce_azzurra