di Paolo Quagliarella
Oggi vi voglio raccontare della moglie di Mozart e di come nel tema dell’artista sia rappresentata, ma soprattutto come il Sole in Acquario in quinta casa entri in relazione con Venere in Acquario in sesta. Mozart prima di conoscere sua moglie Constanze era stato un gran Don Giovanni, merito dei forti valori di quinta casa e di Urano in settima congiunto al discendente, ma quando conosce sua moglie tutto cambia, più nessun tradimento, come se i valori di quinta casa, del Sole, di Urano, rappresentanti l’affermazione di sé e anche la libertà sessuale quest’ultima vista come espressione di creatività, venissero messi al servizio di altro, oltre all’Arte del maestro. Non è importante per me approfondire l’interpretazione astrologica, sono sufficienti le poche informazioni descritte per raggiungere l’obiettivo di questo pezzo e spiegare come il mito apra, spesso, a interpretazioni interessanti.
Di sua moglie Constanze, Mozart scriveva a suo padre descrivendola: “Prima che io smetta d’infastidirla con le mie chiacchiere, devo informarla meglio su Constanze. Non è di certo una brutta ragazza, ma al tempo stesso è lontana dall’essere bella. Tutta la sua bellezza consiste in un paio di piccoli occhi neri e in un aspetto abbastanza curato. Non è molto intelligente, ma ha sufficiente buon senso per adempiere ai doveri di moglie e madre. Dire che tende ad essere stravagante è una bugia bella e buona. Al contrario, è abituata ad essere vestita con modestia: quel poco che sua madre ha potuto fare per le sue figlie, l’ha fatto per le altre due e mai per lei. La maggior parte di ciò che serve a una donna, lei è capace di farlo con le sue mani, ed è lei stessa che si acconcia i capelli ogni giorno. Inoltre, ha una certa pratica di economia domestica e ha il cuore più gentile del mondo. Io amo lei e lei ama me con tutto il cuore. Mi dica lei se potrei augurarmi una moglie migliore!”
Kerényi scrive: “Uno dei figli di Elio era Fetonte del quale si era innamorato Afrodite. Questi era nel fiore della giovinezza, quasi un fanciullo, quando la dea dell’amore lo rapì e lo fece diventare custode del suo sacrario elevandolo al rango di un dio o di uno spirito divino, di un daimon, conferendogli proprio quel genere di immortalità […]” Il figlio del Sole custodisce il sacrario di Venere, possiamo affermare che simbolicamente sia il sole stesso a custodirlo. Per custodire, bisogna essere presenti fisicamente, vicini, Venere, infatti nel suo moto geocentrico non si allontana mai più di tanto dal Sole. L’etimologia della parola custodire fa pensare al prendersi cura, al proteggere, il Sole protegge Venere in base alla sua posizione per casa e per segno e ne preserva il suo tempio ovvero il posto in cui si manifesta e il modo in cui si manifesta. In un tema natale possiamo interpretare il Sole, per casa e per segno, come soldato di Venere e in quale modo, attraverso quali mezzi possa difenderla e farla esprimere pienamente.
Cosa fa il Sole di Mozart, Fetonte, per la sua Venere? Riversa parte della sua energia creativa sulla rappresentazione archetipica di Venere intesa come donna, si prende cura, la protegge, la vede come una rappresentazione classica di un uomo con Venere in sesta casa. La lettera a suo padre descrive meglio di qualsiasi trattato di Astrologia una delle possibili interpretazioni di questa posizione zodiacale. Il Sole acquarianamente creativo nella casa che meglio lo rappresenta, assieme alle passioni e fuitelle fugaci, si mette al servizio di Venere: arte misurata, maniacale, originale, innovativa, ma sempre nella traccia della sesta casa e nello stesso tempo permette a Venere, come amore e moglie, di esprimersi nei significati che le sono più vicini. Il matrimonio con Constanze ha cambiato radicalmente lo stile di vita libertino di Mozart, stando ad alcuni suoi biografi.