Non condivido pienamente il fatto che una persona debba affrontare il viaggio dell’Eroe, come viene definito da diversa lettura, attraverso il simbolo, modello del Sole, affibbiare quindi una categoria statica a quella che è l’interpretazione astrologica dell’astro diurno per segno, per casa e aspetti. Ci sono ben dieci pianeti e altrettanti miti che raccontano di personalità diverse, non necessariamente solari, quindi, a mio avviso, il viaggio dell’Eroe è da considerarsi attraverso le 12 lenti, i segni zodiacali, e le 10 luci, i pianeti che indossiamo, che fanno parte del nostro tema natale.
L’uomo può vivere, nel corso della propria esistenza, diversi viaggi dell’Eroe, se lo desidera, incarnando prima un simbolo planetario e poi l’altro, certo ve ne sarà uno dominante su tutti quello che è l’approccio principale alla vita.
Secondo me non si può pretendere di costruire relazioni a priori fra i pianeti come ad esempio affermare che Mercurio, Venere e Marte sono gli strumenti utilizzati dal Sole per raggiungere il suo scopo realizzativo. E’ senza dubbio una teoria affascinante, che mi piace, ma diventa limitante nell’interpretazione della complessità di un tema. Non dico che non funzioni, tutto funziona in astrologia (vi rimando ad alcuni miei articoli precedenti), ma perché fossilizzarmi su un solo modello interpretativo a priori?
Sarebbe più interessante, secondo me, mettere da parte la voglia di stupire, di alcuni astrologi, non nego di averla avuta anche io in passato, azzeccando le caratteristiche di un tema natale, in favore della comprensione di cosa stia vivendo il soggetto in quel momento, quali valori zodiacali sono attivi nel suo tema. Ci possiamo imbattere, ad esempio, in una persona che sta vivendo da terza casa in Capricorno, questo lo scopriamo facendogli delle domande, parlando con lui. Se è così allora guarderemo Saturno per casa, segno, aspetti è il suo Eroe del momento, sta affrontando il suo viaggio. Questo non significa che il Sole e l’ascendente siano secondari, essi lavoreranno in relazione con Saturno, se ne esiste una, altrimenti saranno simboli che manterranno la loro coerenza interpretativa all’interno del tema.
Tutto questo perché come ho scritto all’inizio l’astrologia contiene in sé una complessità che non può essere normalizzata attraverso schemi o stampini interpretativi ma deve essere declinato su un soggetto storicizzato che sta vivendo la propria vita fatta di relazioni, emozioni, azioni.
Mi riprometto di portare degli esempi concreti e di approfondire l’argomento. Il viaggio in treno, della persona normale e non dell’Eroe, sta per terminare.