di Paolo Quagliarella

Ogni individuo partecipa a un destino comune, un’eredità comune, assieme alla sua epoca, al suo popolo, alla sua famiglia, destino trasmesso dagli ultimi esponenti di tale catena i suoi genitori. Erede di questi beni comuni, l’uomo deve trovare il suo posto nella società in quanto membro di essa. Ma l’essere umano porta in sé un’altra tendenza, quella a differenziarsi dai propri simili fino a divenire unico, come le linee della mano sono uniche nella loro disposizione. Fraintesa, la tendenza alla differenziazione, diventa un desiderio di originalità, fino alla stravaganza, ma tale aspetto è solo la caricatura di ciò che Jung ha chiamato l’istinto all’individuazione.  Quanto più l’uomo diverrà unico nella sua individualità, tanto più troverà nella società il posto che è suo, quello che nessun altro potrà occupare così perfettamente.” H. Erba-Tissot, Mitobiografia di E. Bernhard, pag. XX

Rileggendo questo passo non si può non pensare ad alcuni elementi del tema natale: madre, padre, famiglia, eredità familiare, originalità. Siamo parte di un destino collettivo, gli astri del tema natale, uguali per tutti in quel dato giorno, mese anno, ore, minuti, località geografica, che prendono forma in un ambiente, in una famiglia. Questi astri, però, sono strettamente nostri, nel momento in cui li agiamo e viviamo, ci differenziamo. Come ricorda la sempre attenta Grazia Bordoni, oroscopi simili o uguali, destini diversi (http://www.graziaepaolo.it/riflessione-sui-gemelli-astrali/)La madre, Luna; il Padre, Sole; l’asse IV-X i pianeti ospitati e i suoi governatori, famiglia e differenziazione da essa, ma anche eredità genetica; Urano la spinta alla differenziazione e all’originalità. Provate rileggere il vostro tema natale in quest’ottica per scoprire qual è la tendenza del vostro destino individuale. Adriana Cavadini, grandissima studiosa di astrologia medica, ricorda sempre: prima d’indagare una patologia attraverso gli astri è fondamentale esaminare gli oroscopi personali dei parenti, la loro storia. Questo è l’atteggiamento che ogni astrologo dovrebbe avere, non solo nell’approcciarsi alla parte medica, ma in linea di massima allo studio della personalità. La domande finale è: siamo davvero liberi? Secondo me, sì!

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