In un mondo futuro ci sarà la possibilità di non nascere sulla terra, di vedere quindi, secondo alcuni, la fine dell’Astrologia perché la fascia zodiacale non ci apparterrebbe più; astronomicamente, ciò è verò, ma non lo è dal punto di vista simbolico.
Gli Archetipi sono biologici, secondo Jung, quindi a prescindere dalla fascia zodiacale ci appartengono e raccontano di una singola vita. Potremo costruire una struttura simbolica diversa, utilizzando gli stessi miti o con il tempo sviluppare un parallelo simbolico, una nuova visione delle nostre rappresentazioni archetipiche: altri miti, altri racconti di persone che nasceranno su Marte e incroceranno i miti terrestri, i racconti della vita su Marte, ma con la costante degli Archetipi universali a carattere biologico che sono di ciascuno di noi e che nella visione stratigrafica della Psiche avranno al livello successivo l’evoluzione della vita degli uomini su Marte.
Non so cosa ne potrebbe essere dell’Astrologia, al momento non m’interessa, ma di certo continuerà a esistere come struttura preformandi di altre teorie.
Vi lascio con una riflessione tratta dal mio libro: Astrologia. Perché funziona? scritta dal Dott. Federico Carminati.
“In un universo senza materia, per quello che sappiamo, la fisica non sarebbe diversa. Tutte le particelle sarebbero presenti, solo che lo sarebbero virtualmente. Almeno è quello che pensiamo. Il vuoto non è l’assenza di materia ma la matrice di tutte le possibilità, la vis formandi ultima di tutto ciò che può esistere. Se pensiamo che gli archetipi siano la stessa cosa, allora sono immutabili e eterni, solo che quando non c’erano gli
uomini, non avevano la forma che hanno preso per noi. Ma forse i cani danno la loro forma agli archetipi, e anche i marziani. Insomma, gli archetipi non sono formati dal pensiero degli uomini. Sono le immagini archetipali che sono formate dal pensiero degli uomini secondo la loro natura, ma secondo leggi formali che sono eterne. I marziani formeranno le loro forme di pensiero sugli stessi archetipi ma con risultati diversi. Ma questa è solo una ipotesi. L’altra è che gli archetipi siano la memoria accumulata dell’attività psichica di tutti gli esseri viventi che sono mai esistiti, dai procarioti fino a noi. Quindi non esistono in sé ma solo perché noi siamo esistiti, esistiamo e esisteremo. Quindi gli archetipi evolvono, ma molto lentamente. Sono in qualche senso la nostra matrice di lettura del reale evoluta con noi. Insomma sta a te se vuoi essere Platonico o Aristotelico“