J. Jacobi ricorda e sintetizza quanto C. G. Jung pensasse dei simboli, ovvero che sono delle immagini a cui il soggetto può dare valore, senso, significato. Un albero può essere un simbolo, per qualcuno, attiva qualcosa che va oltre la coscienza, pur manifestandosi attraverso di lei. Può pensare alla vita, al fatto che l’albero unisca cielo e terra attraverso fusto e radici. Un’altra persona può semplicemente pensare che sia un albero e basta, dipende, quindi, da come vogliamo vedere, in quel dato momento, quello specifico elemento, in quale contesto, con quale disposizione.
La Jacobi aggiunge che per Jung era importante che il paziente rappresentasse, disegnasse, creasse in forma reale le immagini dei propri sogni, delle proprie visioni, proprio perché tramite queste si potevano creare amplificazioni, fare congetture, trovare nuovi stimoli nella relazione terapeutica.
Un po’ come veniva utilizzata da Jung l’Astrologia, come forma amplificatoria di segni (non zodiacali), quindi tratti per poter accedere e relazionarsi in modo diverso con il paziente.
Passando all’utilità dell’Astrologia potremmo pensare di chiedere al consultante di descrivere lo stato d’animo in relazione a quello specifico aspetto natale o di transito, dopo averne raccontato il senso astrologico. Ad esempio si può parlare di un aspetto di Mercurio in quadratura a Saturno e poi domandare al consultante, nell’incontro successivo, o al momento di disegnare qualcosa che lo rappresenti nella sua mente. E’ un esercizio utile per rendere tangibile l’aspetto, sezionarlo con la coscienza, approfondirlo, anche senza l’aiuto dell’astrologo.
A tal proposito, faccio un esempio riguardante la presenza di Marte in Cancro in questi ultimi giorni. Provate a descrivere il vostro stato d’animo di questo periodo, il vostro vissuto reale, di vita quotidiana, gli elementi importanti di questi giorni ponendo l’attenzione sulle simbologie che descriverò sinteticamente.
Marte è la divinità dell’azione, della guerra, dell’agire senza pensare, senza misura. Marte è amante appassionato che vive la fugacità del momento. Marte nell’urlo possiede grande forza, l’urlo di Marte spaventa. Marte si trova in Cancro. Il segno del Cancro è Acqua, il fuoco di Marte può essere spento, ma può anche fare evaporare l’Acqua, creare vapore, nubi confusione. Con l’Acqua bollente posso ustionare, ma posso anche cucinare, utilizzare il vapore per la pulizia, liberare le vie respiratorie. Il Cancro è un segno che si difende con l’accoglienza, accoglie così crede di non poter essere attaccato, accoglie perché ha bisogno di sentirsi attivo, accoglie perché può dirigere affettivamente, accoglie per contenere. Contenere Marte è difficile, ma non impossibile. Il Cancro (granchio) morde Ercole sul tallone mentre sta combattendo una delle sue fatiche contro l’Idra di Lerna, è stato mandato da Era (La Madre – Cancro – degli dei). Attacca alle spalle perché evocato dalla Madre, per difendere l’onore tradito da parte di Zeus, da cui Ercole era nato. Il Cancro accoglie, le motivazioni sono diverse, come abbiamo visto, ma l’accoglienza è importante, se vogliamo è un punto fondamentale della nostra vita. Il perché lo si faccia è sempre strettamente personale. Con l’esempio portato, come scrivevo, vorrei invitarvi a tirar fuori il vostro periodo e il transito di Marte in Cancro, in funzione di parte dei simboli evocati, vedrete che sarà un esercizio, spero utile, a farvi riflettere e rileggere alcun accadimenti.