Nella parola destino, troviamo il prefisso “de” e il verbo “stare” che indicano una posizione ferma e ben definita e derivano dal verbo destinare. La destinazione, anch’essa, porta con sè la medesima radice è un luogo fisico o immaginario, fissato nel tempo, verso cui ci si reca. Si va incontro al destino, c’è un movimento verso se stessi e la propria essenza, verso il proprio carattere direbbe Hillman, asciugato da Saturno e reso essenziale, quasi salino. Quando l’acqua bolle e si consuma, così come l’uomo, lascia depositi salini, l’uomo privato delle parti liquide diventa scheletro, struttura. Il sale in alchimia ricorda Hillman in Psicologia Alchemica
“indica sovente la base stabile della vita, la sua terra, il suo fondamento, il suo corpo.”.
Quando ci si guarda indietro, come fece la moglie di Lot, andando via da Gomorra per verificare se ci fossero con lei i suoi famigliari, divenne una statua di sale. La fissazione nel passato, quindi il restare immobili è contraria al destino che prevede una meta che poi ci permetterà di sostare quando giungerà il nostro momento e il nostro destino assumerà la forma definitiva.
Se il destino è in relazione con il movimento dell’andare verso qualcosa, la sincronicità come ricerca del senso, all’interno dei nostri accadimenti fisici e psichici indica anch’essa un’azione, infatti il senso, inteso come direzione verso cui andare appartiene agli strumenti che ci permettono di muoverci in direazione del nostro destino.
Il destino è quindi la nostra struttura solidificata, salina che non ci permette di tornare indietro e di guardare indietro.
In che modo possiamo conoscere la forma della nostra struttura? Uno degli strumenti è l’astrologia che offre una struttura, un canovaccio formato, da Pianeti, Case e Segni e utilizza la sincronicità come strumento principe che dà senso alla lettura del tema natale. Emanuele Severino in Destino della necessità scrive:
“L’uomo lungi dall’essere l’ombra di un sogno caduco, è l’apparire stesso del destino; anzi è l’eterno apparire del destino».
Il tema natale, in quanto immagine rappresentativa dell’uomo, è il destino, l’astrologia, allo stesso modo, i movimenti celesti sono immagini rappresentative del destino collettivo.