Cosa significa? Che non riconosco in alcuna persona e ovviamente in alcuna delle sue teorie una guida, o che qualcuno mi debba prendere per mano e condurre, altrimenti divento dipendente da questo. Se capiamo che, magari, in fase iniziale abbiamo bisogno di maestri, come accade quando andiamo a scuola per la prima volta, dopo dobbiamo allo stesso modo comprendere che il “maestro” è colui il quale ti mostrerà o indicherà un oggetto di conoscenza, tu sarai libero di andare da solo in quella direzione senza una guida, perdendo la dipendenza dal Maestro. Se resti attaccato al maestro non sarai mai libero. Questo significa che ad un certo momento si deve diventare autonomi e staccare il legame “materno/paterno” di dipendenza altrimenti non saremo mai unici, ma sempre un surrogato mal riuscito. Affermo questo partendo dall’etimo della parola “Maestro”.
In latino la parola per “maestro” è “magister“. In greco è “didaskalos“. In sanscrito è “guru” . In ebraico è “moreh“. La radice comune tra “magister” in latino, “didaskalos” in greco e “guru” in sanscrito è che tutte e tre le parole derivano dalla parola che significa “guidare” o “condurre” . Invece “moreh” in ebraico deriva dalla radice “yarah” che significa “mostrare” o “indicare” .
C’è una relazione etimologica tra “guidare” e “condurre” e le tre parole indicate. In latino, “magister” deriva dalla radice “mag-,” che significa “guidare” o “condurre.” In greco, “didaskalos” deriva dalla radice “didask-” che significa “insegnare” o “istruire”, ma anche “guidare” in senso figurato. In sanscrito, “guru” deriva dalla radice “gu-” che significa “oscurità” o “ignoranza” e “ru” che significa “eliminare” o “rimuovere” quindi “guru” potrebbe essere interpretato come “colui che rimuove l’oscurità” o “colui che guida fuori dall’ignoranza”. In questo caso, tutte e tre le parole hanno un significato simile e cioè “guida” o “maestro” in senso figurato.
Dunque io condivido pienamente e sento mio l’etimo ebraico che è in relazione con il mostrare, l’indicare, il maestro a un certo punto è colui il quale mostra o indica qualcosa: una conoscenza, una teoria, ecc. ma noi siamo autonomi nel costruirci la strada per andare dove indicato o anche per deviare in altra direzione. Non dobbiamo avere Maestri, ma molti Yarah, mai uno solo.