Quando diciamo mi sento confuso fondamentalmente stiamo affermando che sento diverse parti frammentate che non riesco a mettere in ordine. La prima cosa da fare è dare un nome a queste parti, identificarle, etichettarle. Fatto questo scopriremo che siamo ricchi d’idee, di complessità, di parti eterogenee che ci appartengono e che desiderano, ciascuna, apparire nella nostra vita, ma probabilmente ciò non accade perché non abbiamo fissato il contesto, ovvero il luogo e il momento in cui devono apparire, il perché. Se ci sentiamo confusi, dopo aver dato un nome, alle parti chiediamoci quali fra esse mi è utile in questo momento, quale è efficace. La risposta potrebbe essere plurima, ci potranno essere più parti che vogliono essere “fuse” assieme e non confuse, combinate in un’unità spendibile e utile. Se mettiamo prima la particella “con” è come se dessimo importanza al fatto di fondere per forza delle parti senza uno scopo, trovato lo scopo la confusione sparisce e diventa una “fusione con”.
Mercurio-Hermes è la divinità che confonde, nel mito ruba i buoi a suo fratello Apollo e poi con un trucco “confonde” le sue impronte e quelle dei buoi in modo tale che Apollo vada, appunto, in confusione. Ma Mercurio-Hermes è quindi la divinità dell’opportunità di vedere la realtà in modo diverso, in cui non c’è una sola verità, ma molteplici a seconda di chi guarda. Apollo per mettere ordine alla confusione creata da Mercurio chiede aiuto a un agricoltore lì presente, guarda l’insieme: recinto vuoto, impronte di persona e animali, paesaggio, agricoltore e inizia ad etichettare chiedendosi: in questa “confusione” c’è un elemento che può aiutarmi? La risposta è sì: l’agricoltore. Analizziamo tutti i fattori, tutti gli elementi quando ci sentiamo confusi. La confusione è un’opportunità di scoprire nuove parti di noi, come nel caso di Apollo, la necessità di chiedere aiuto, che poi sempre in questo racconto gli permetterà di diventare divinità della poesia e della musica, facendo domande ad Hermes e a mettere da parte l’autoreferenzialità.
A tutte quelle persone che si sentono confuse io dico di guardare all’opportunità che offre la confusione e a scoprire come questa evidenzi una ricchezza di contenuti ed emozioni in ciascuno di noi che hanno solo bisogno di essere chiamate per nome e contestualizzate diventando in questo modo una risorsa.
Mercurio, in alchimia, infatti, così come in astrologia è la funzione psicologica che unisce le parti, le fonde assieme, dopo averle viste differenziate in modo eterogeneo.
E il tuo Mercurio come confonde, come cerca di regalarti una visione complessa della realtà?