La  Luna  appare  come  la  grande  epifania  drammatica   del  tempo.  Mentre  il sole  resta  simile  a se  stesso,  all’infuori   di  rare  eclissi,  mentre  esso  non  si  assenta  che  per  un  corto  lasso  di  tempo  dal  paesaggio  umano, La   luna   è   un    astro   che   cresce,   decresce,    scompare,   un astro   capriccioso   che   sembra   sottomesso   aUa   temporalità ed  alla  morte.   Come  sottolinea   Eliade,   è  grazie  alla  luna e al1e  lunazioni  che  si  misura  il  tempo:   la  più  antica  radice indo-ariana  che  si  riferisce  all’astro  notturno  me,  che  dà  il sanscrito  mas, .l’avestico  mah, il mena  gotico,  il  mene  greco e  il mensis  latino  vuole  ugualmente  dire  misurare.  È  atitraverso  questa  assimilazione  al  destino  che  la  «  luna  nera »   è per  la  maggior  parte   del  tempo  considerata  come  il primo morto.  Per  tre  notti  ,si  cancella  e  sparisce  dal  cielo,  e  il  folklore  immagina   che  essa   è  allora   inghiotitita   dal   mostro. Per  questa  ragione  isomorfa,  numerose   divinità  lunari  sono ctonie   e   funerarie.   Tale   sa11ebbe   il   caso   di   Persefone,   di Ermes  e  di  Dioniso.  “ Gilbert Durand, Le strutture antropologiche dell’immaginario

 

Quando guardiamo alla Luna nel tema natale I rimandi simbolici sembrano essere più numerosi rispetto ad altri pianeti del tema natale anche se, in realtà, ogni archetipo può mostrare infinite rappresentazioni. La Luna misura il tempo umano, vita e morte, e si mostra crescente calante, mentre il Sole sparisce, tramonta e risorge, quasi mai senza cambiare forma, non si adatta, sembre restare immutato, mentre la Luna no, muta, cambia, segue un ciclo visibile ad occhio nudo, più spesso di quanto faccia il Sole. La Luna è più vicina all’uomo, ai sensi, alla corporeità perché cogliamo fisicamente la sua trasformazione. La Luna può essere messa in relazione con Mercurio (Ermes), con Persefone, Luna scorpionizzata, con la Luna è molto più facile che con il Sole trovare associazioni simmoliche.

 

A proposito del matrimonio e della Potenza unificatrice della Luna leggiamo Jospeh Campbell: “Veniamo ora alla seconda, quella del matrimonio in cui si diventa membri di un organi­ smo a due. Troviamo una bellissima ceramica che proviene da Atene e risale al V secolo (fig. S). Raffigura una donna che sta iniziando un uomo. Di fatto, nel matrimonio l’iniziatrice è la donna: è lei che è più vicina alla natura e a tutto quello che la riguarda. L’uomo viene per essere illuminato. Questo caso è particolarmente interessante in quanto si tratta di Teti e di Peleo, la madre e il padre di Achille. Quindi, si tratta di un matrimonio. Teti è una ninfa bellissima di cui Zeus è in­ namorato. Poi Zeus apprende che il figlio di Teti sarebbe sta­ to più grande del padre e quindi pensa che sia meglio ritirar­ si e lasciare che Teti abbia un marito umano. Così Peleo diventa il marito umano mentre Teti è una dea. La storia narra che quando lui va a prenderla per sposarla, lei si tra­ sforma in un serpente, in un leone, in fuoco, in acqua, ma lui riesce lo stesso a conquistarla. La figura non mostra tutto questo, ma il potere della dea è simboleggiato dal serpente e dal leone. Lasciate che vi racconti il senso di questi due simboli. Il serpente perde la pelle per nascere nuovamente, così come la luna perde la sua ombra per rinascere. Quindi il serpente – come del resto la luna – è simbolo della coscienza  lunare. Ciò significa che vita e coscienza, energia vitale e coscienza sono riuniti in un corpo soggetto al tempo, sono coinvolti in un ambito temporale, un ambito di nascita e di morte. Il leo­ ne è associato al sole, è l’animale solare. Il sole non ha om­ bre, è costantemente libero dal limite del tempo, della nasci­ ta e della morte. Quindi è vita assoluta.  Abbiamo dunque due simboli di energia, l’uno limitato, l’altro illimitato. E la dea è la personificazione di entrambe le energie.” Joseph Campbell, Il racconto del Mito

 

L’umo viene per essere illuminato  dalla donna , l’iniziatrice è lei. E’ come se la Luna illuminasse  il Sole e non viceversa o quanto meno fosse portatrice inconscia  della stessa luce solare. Infatti la Luna brilla in cielo grazie alla luce   Solare, la riflette, ma sembra aver dimenticato questo potere di mediazione , necessario alla vita, al ciclo, lo fa  senza coscienza, mentre nel  matrimonio, nell’unione con l’altro è come se ne prendesse consapevolezza. Dobbiamo pensare  all’unione  alchemica, a questo tipo di matrimonio, fra Anima  e Animus che si uniscono, simbolicamente e  si integrano a  vicenda. Nel Tema Natale, il Sole e  la Luna sono, ovviamente,   tra gli elementi più importanti da analizzare.