La dèa Pandia è la personificazione della Luna piena, si dice fosse figlia di Zeus e Selene divinità della Luna. Virgilio nelle Georgiche racconta come Pan avesse sedotto Selene mascherandosi con un vello di pecora bianca affinché lei le salisse in groppa, a seguito di quest’azione sarebbe rimasta incinta di Pandia, nel cui etimo troviamo il nome di Pan. Non dobbiamo dimenticare che Pan è in relazione con il Segno del Capricorno, viene trasformato nell’omonima costellazione, così come anche la capra Amaltea, che aveva allevato Zeus con il proprio latte, anche lei si narra fosse stata trasformata nella costellazione. Zeus, in un modo o nell’altro, rientra nei racconti di Pandia.
Se pensiamo, allora, che la Luna si unisce, simbolicamente, ogni ventotto giorni con Giove (Zeus), forma una congiunzione, la Luna piena successiva, Pandia, sarà la manifestazione simbolica di quell’unione.
Diventa importante analizzare il tema di congiunzione Luna-Giove e capire quali energie siano in gioco che potrebbero esprimersi nei quattordici giorni successivi la Luna piena.
La Luna piena manifesta la volontà notturna di Giove, così come nel mito solare di Apollo è scritto che quest’ultimo manifesta la volontà di Giove.
Durante la Luna piena il Sole, la volontà solare di Giove, si scontra, è opposto, alla Luna, la volontà notturna. Possiamo ipotizzare che vi sia un ciclo “giovilunare” annuale che impatti sull’intepretazione della Luna piena, non solo a livello collettivo, ma anche nel tema natale nel caso di una persona nata con la Luna opposta al Sole.
Quali sono gli elementi astrologici, le contraddizioni apparenti che Giove mette sul tavolo attraverso i propri figli? Qui s’innescano le storie e i racconti. In un altro articolo proverò a interpretare dei temi attraverso questa nuova linea guida.