Sulla rivista Mind di Dicembre 2020 c’è un articolo nella sezione “News” – Una memoria per il buon cibo – a cura di Martina Saporiti in cui si racconta che la nostra memoria spaziale potrebbe essersi affermata per localizzare e ricordare la posizione nell’ambiente delle risorse alimentari. Questa ipotesi è emersa dopo uno studio condotto su oltre 500 persone presso la Wageningen University and Research nei Paesi Bassi da parte della dottoressa Rachelle de Vries. Inoltre è stato riscontrato che l’olfatto nella ricerca del cibo è il senso prevalente utilizzato sebbene non sia per noi uomini il senso più raffinato.

Come sanno benissimo gli astrologi, i confini personali, la bocca sono da sempre in relazione con il Segno del Toro che peraltro è associato anche all’olfatto, l’astrologia, senza bisogno della sperimentazione, aveva già in qualche modo evinto questa associazioni. La bocca (apparato orofaringeo) è uno dei confini attraverso i quali, una volta superati, il nostro corpo entra in relazione con l’esterno, in primo luogo con il cibo.

La localizzazione spaziale del seno materno, la relazione con l’allattamento nel bambino, il nutrimento sono associati alla II Casa zodiacale, cosignificante del Toro, all’holding di Winnicott.

La Luna (nutrimento, latte) è governatrice del Segno del Cancro (infanzia) ed esaltata nel Segno del Toro. Il Toro con l’apparato oronasale permette di definire lo spazio, in funzione del soddisfacimento di un bisogno, di un piacere, tipico di Afrodite-Venere e della sua relazione con la Luna. Il cibarsi potrebbe essere quindi in relazione con la dinamica Luna-Venere, Cancro-Toro. La memoria – funzione di Mercurio – tornando all’articolo di Mind, è fondamentale per ricordare, così come l’aria che respiriamo per sentire gli odori del dibo è sempre mercuriale.

La scienza ha confermato quello che l’astrologia sapeva già…