Il re Mida, secondo le metamorfosi di Ovidio, era un re Frigio che si era imbattuto in Sileno, il satiro che aveva allevato Bacco, divinità dell’ebbrezza e del piacere. Sileno si era ubriacato, durante un baccanale, e aveva perso la strada, si dice che fosse stato condotto dai contadini presso Mida. Nell’etimo greco di Sileno si ritrova la parola vino, secondo alcuni studiosi, ma anche quello d’invettiva o beffa.

Mida non appena lo riconobbe indì undici giorni di festeggiamenti e altrettante volte si levò Venere luciferina, racconta sempre Ovidio. Sileno, al termine dei festeggiamenti, venne riaccompagnato da Mida presso Bacco, il quale per ricompensarlo del fatto che si fosse preso cura del maestro chiese a Mida cosa volesse in cambio e lui l’avrebbe esaudito.

Preso dall’euforia, Mida, chiese di poter trasformare qualsiasi cosa toccasse in oro e fu accontentato. Cominciò a toccare tutto ciò che aveva a portata di mano e magicamente appariva l’oro, così anche il cibo, l’acqua. Mida si rese conto che non poteva più andar avanti così altrimenti sarebbe morto allora pregò Bacco che gli togliesse il potere. Scrive Ovidio:

«Perdonami, padre Bacco, ho peccato, ma abbi compassione, ti scongiuro, liberami da questa fastosa indigenza!». Mite è il verdetto divino: poiché riconosce d’aver sbagliato, Bacco lo rende com’era, annullando il dono concesso per obbligo. E gli dice: «Perché tu non rimanga invischiato nell’oro mal desiderato, rècati al fiume vicino alla grande Sardi e cammina in senso contrario alla corrente, verso i gioghi del monte, finché tu non giunga alla sorgente, e lì, dove sgorga più intensa, poni il capo sotto gli zampilli della fonte e lava insieme al corpo la colpa».

Mida stancato dalla ricchezza visse poi nei boschi onorando Pan.


Venere si definisce luciferina quando sorge prima del Sole, ovvero astrologicamente, si trova prima della posizione solare, già questo elemento simbolico ci fa immaginare come il piacere fosse messo al centro, Venere rappresenta anche ciò che amiamo, ciò che ci piace, in quei giorni i baccanali, festeggiamenti in onore di Bacco, durarono tanto. Undici è un numero importante, i Segni zodiacali sono dodici, quindi è come se il ciclo dei festeggiamenti dovesse concludersi con questo numero affinché poi Bacco avrebbe potuto, assieme a Sileno, piantare il nuovo seme del piacere.

La cupidigia, che viene citata sempre da Ovidio in questo racconto, è in relazione etimologica con il bramare, ma soprattutto con una parola sanscrita che significa “mi commuovo, mi agito, tremo”. E’ desiderio incontrollato, così come l’euforia dei baccanali. Euforia in greco significa “io porto il bene”, “porto abbondanza e fertilità”, ma nello stesso tempo questo termine vicino ad alcune patologie psichiche importanti. L’alcool e le droghe possono portare a stati di euforia, stati di Bacco.

Mida chiede di poter trasformare qualsiasi cosa in oro, nel metallo più nobile, quello ricercato dagli alchimisti, ma se non percorri la strada della purificazione e della ricerca, non ci arriverai e se cerchi scorciatoie sarai punito dalla divinità. Mida per purificarsi deve andare controcorrente rispetto al fiume, deve percorrere la strada al contrario e raggiungere la sorgente, lavandosi nel fiume.

M-L. von Franz ne “Le Fiabe del lieto fine scrive”:

Per l’alchimista, il recipiente e l’acqua sono la stessa cosa. L’acqua è il recipiente in cui viene fabbricata la pietra filosofale, poiché in alchimia contenitore e contenuto vengono fusi insieme. Poiché il recipiente è un oggetto fatto dall’uomo per contenere l’acqua, esso è collegato dalla funzione della coscienza; essere in grado di gestire un contenuto è una prerogativa della coscienza umana e mette l’accento sulle sue attività come simbolo. Il recipiente dovrebbe rappresentare un concetto, un modo di concepire una cosa.

Mida per purificarsi deve affidarsi al dogma, non alla coscienza, non all’io, non c’è recipiente, deve adempiere a un rituale, solo in questo modo sarà perdonato e deciderà di vivere allo stato naturale con Pan.

Nel tema natale è difficile individuare Dioniso/Bacco, come scrivevo in un altro articolo, ma tra i pianeti in relazione con questa divinità ci sono Venere (piacere), Giove (esagerazione). Quando questi pianeti sono in relazione tra loro, per aspetto, Segni governati (Toro, Sagittario) stimolate nel tema natale, la II Casa, l’VIII Casa, la V Casa anche loro importanti, possiamo trovare tracce di Mida.