Questa è una domanda che ascolto spesso durante le mie consulenze, purtroppo non c’è una risposta fissa e valida per tutti. Partiamo dal principio e analizziamo la domanda.

Cosa significa essere soddisfatto/a per te? Etimologicamente significa “fare abbastanza” in relazione ad un obiettivo che ti sei posto/a.

Dunque, la domanda diventa ancora: Qual è il tuo obiettivo “amoroso” per essere soddisfatto/a in amore?

Ognuno di noi desidera provare piacere, questo piacere è in relazione al soddisfacimento di un bisogno, l’obiettivo diventa il bisogno, da soddisfare.

Le indicazioni su come viviamo l’amore, il desiderio, la scelta amorosa, l’obiettivo in amore sono possibili trovarle analizzando la posizione di Venere nel tema natale, l’energia che mettiamo nella direzione della scelta la scopriamo guardando la posizione di Marte. La dialettica Venere – Marte rappresenta il nostro obiettivo più semplice da evidenziare nel tema natale. Allo stesso modo dobbiamo guardare alla posizione della VII Casa (l’unione), in quale Segno si trova, quali pianeti ospita, formano degli aspetti con Venere e Marte e i pianeti che governano il Segno in cui si trovano? Inoltre il bisogno di nutrimento emotivo è rappresentato dalla Luna e dalle case II – VIII, sono da prendere in considerazione anche queste per rispondere alla domanda: Perché non riesco a vivere storie d’amore soddisfacenti?

Rispondendo a queste due domande o anche soltanto ponendotele e confrontandoti con me e il tuo tema natale, puoi iniziare a fare luce sulle tue dinamiche sentimentali.

  • Cosa significa essere soddisfatto/a per te?
  • Qual è il tuo obiettivo “amoroso” per essere soddisfatto/a in amore?

Una delle caratteristiche più significative dell’esperienza amorosa è la sensazione di non poter opporre alcuna resistenza al turbine di emozioni che ci assale nel momento dell’incontro con l’altro. Sentiamo di doverci arrendere e lasciarci catturare dall’altra persona, è come se fossimo in uno stato ipnotico, ove nulla è possibile se non un’adesione incondizionata a colui che amiamo. L’amato crea nell’amante un intenso turbamento, un legame che possiede la prerogativa di attivare risorse ed energie fino a quel momento inespresse. Ma è proprio di queste energie e delle dinamiche interne che le attivano, che la dimensione amorosa si nutre: essa vive e si alimenta nella nostra interiorità. Di fronte alla persona amata si prova un appagante senso di pienezza che disvela la vera forza dell’amore, ossia la capacità che possiede di colmare le lacune della nostra anima e i vuoti dell’esistenza. L’esperienza amorosa, dunque, è trasformatrice anzitutto perché ci rende completi, integri; è un’emozione riparatrice, in grado di far fronte alle dolorose mutuazioni subite nel corso della nostra vita affettiva. Ma per quanto risulti vivificante e rigeneratrice, essa rimane avvolta da un alone di mistero, costellata da punti interrogativi. Perché ci sentiamo attratti proprio da quella persona? Perché il volto dell’altro risveglia emozioni tanto intense da farci sentire così diversi? L’esperienza amorosa non è mai comprensibile fino in fondo ma è proprio questa inafferrabilità di significati che ci rende persone nuove. L’enigma del volto dell’amato ci esorta a penetrare nella nostra interiorità e a ricercarvi le ragioni del sentimento che proviamo.” Aldo Carotenuto