Secondo i greci la felicità è ascoltare la voce del buon daimon, in greco felicità si scrive eudaimonia. Ognuno di noi possiede un daimon, stando al mito platonico, secondo me, invece, ce ne sono diversi, ognuno attivo nelle diverse occasioni della vita. La felicità è quindi vivere nel piacere, provare piacere e anche in questo caso ciascuno di noi può provare piacere in momenti e situazioni diverse, ma la base biochimica del cervello legata al piacere è una. Fatta questa breve premessa ho letto i risultati dello studio Harvard Study of Adult Development che si poneva fra gli obiettivi identificare gli elementi che potessero prevedere un invecchiamento sano e felice. A parte questo scopo è emerso rileggendo i dati quali potessero essere le “regole della felicità”. Provo ad analizzare le scoperte degli studi legandoli all’astrologia.
ALLA RICERCA DELLA FELICITA’
A) Il successo finanziario dipende dal calore delle relazioni e, al di sopra di un certo livello, non dall’intelligenza.
Uno dei pianeti legati agli affetti e alle relazioni è Venere che governa il Segno della Bilancia, Segno delle relazioni, ma Venere governa anche il Toro che ha a che fare con il guadagno, i proventi e l’affetto concreto. I valori Toro e Bilancia, quindi di Venere, possono essere indicatori del calore delle relazioni, assieme al legame con la Luna (emozioni), Marte (azione e piacere) e Mercurio (comunicazione affettiva).
B) Il calore della relazione infantile con le madri conta a lungo nell’età adulta:
- Gli uomini che hanno avuto rapporti d’infanzia “caldi” con le loro madri hanno guadagnato in media 87.000 dollari in più all’anno rispetto agli uomini le cui madri erano indifferenti.
- Gli uomini che hanno avuto relazioni infantili scadenti con le loro madri avevano molte più probabilità di sviluppare la demenza in età avanzata.
- Verso la fine della loro vita professionale, i rapporti della fanciullezza degli uomini con le loro madri, ma non con i loro padri, erano associati all’efficacia sul lavoro.
- Il calore dei rapporti infantili con le madri non ha avuto un impatto significativo sulla “soddisfazione della vita” a 75 anni.
La Luna e i pianeti che governano la madre nel tema natale, che possono essere anche i governatori della IV o della X Casa assieme ai pianeti ospitati, hanno un ruolo importante nel successo professionale. Per dirla con le parola delle psicoanalista Donald Winnicott avere avuto una madre sufficientemente buona e accogliente ci permetterebbe di guadagnare di più nella vita, ma non rispetto al fatto di essere davvero soddisfatti. Guadagno e soddisfazione allora sono scissi. Se il guadagno è in relazione a Venere, ma lo è anche la soddisfazione intesa come piacere, l’elemento mancante è Marte. Non c’è piacere se esiste soltanto Venere. La soddisfazione è sempre di qualcosa, in questo caso del “bisogno”. Il bambino ha bisogno di nutrimento, della Luna, in questo caso, e di Venere del Segno del Toro, una lesione nel tema natale fra i due pianeti ci può far pensare alla necessità di tale soddisfacimento. Ancora una volta tornano prepotentemente principi affettivi: Luna, Marte e Venere.
3) Il calore del rapporto infantile con i padri è correlato con:
- Tassi più bassi di ansia degli adulti.
- Maggiore godimento delle vacanze.
- Aumento della “soddisfazione della vita” all’età di 75 anni.
Il padre è in relazione astrologica con il Sole e anche in questo caso con i governatori della IV o della X Casa e relativi pianeti presenti.
Il Sole, quindi, se bene aspettato con Luna o i pianeti in relazione con la II Casa (cibo, accudimento) o in relazione con la V Casa (gioco, piacere, divertimento) ci porterebbe a essere meno ansiosi e a goderci maggiormente la vita in senso apollineo.
La ricerca della felicità come abbiamo letto passa attraverso diversi fattori, secondo questo studio, che sono elementi affettivi e di relazione con il nostro ambiente che ci accudisce, in tal senso i genitori, che ci amano e quindi dal tipo di relazione che abbiamo costruito con loro.
COME ESSERE FELICI
Oltre a questi risultati sono stati pubblicati nell’arco dei 75 anni di studio diversi libri fra i quali sono emersi nuovi riferimenti rispetto al fatto di come essere felici.
ll direttore attuale del progetto che è sempre attivo, il Dr. Robert Waldinger, ha dichiarato all’Harvard Health Blog: «I legami personali creano stimoli mentali ed emotivi che sono un fattore automatico di miglioramento dell’umore, mentre l’isolamento è un elemento di disturbo».
Dunque, riportando sul piano astrologico, fermo restando l’importanza dei pianeti già considerati, dovremmo vedere anche la nostra VII Casa i pianeti presenti in essa, i suoi governatori per capire di quale tipo di relazioni abbiamo bisogno per essere felici.
Nello studio è emerso ancora che per essere felici “non bisogna preoccuparsi delle piccole cose” e che questo è più facile quando si diventa anziani poiché questi ultimi “Tendono a rendersi conto che la vita è breve e sono propense a prestare maggiore attenzione a ciò che nel loro presente sa renderle felici». Sempre Waldinger conclude: “Da anziani si hanno maggiori opportunità di potere tornare a dedicarsi alle attività associate alla propria felicità”.
Una funzione importante in tal senso la svolge Saturno e la sua dialettica con Mercurio, Puer e Senex. Correre sempre dietro a mille cose e non dare il giusto peso al presente può alla lunga renderci “infelici”, cercare nella posizione di Saturno, dei suoi aspetti nel tema natale, un senso a ciò che ci può far prendere coscienza del qui e dell’ora o come direbbe Heidegger dell’essere per la morte, così come ha riportato Hillman in Re-visione della psicologia, ci condurrebbe sulla strada della felicità.