Le donne devono essere viste ma non sentite: «34 Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge. 35 Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea.» Prima lettera ai Corinzi, 14:34-35
Le donne devono essere sottomesse ai mariti: «Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore.» Lettera ai Colossesi, 3:18
Ripetiamolo, le donne devono essere sottomesse ai mariti: «22 Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; 23 il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. 24 E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto.» Lettera agli Efesini, 5:22-24
Anzi, stiano sottomesse e partoriscano come forma di penitenza: «11 La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. 12 Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all’uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. 13 Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; 14 e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. 15 Essa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia.» Prima lettera a Timoteo, 2:11-15
La donna fu creata per l’uomo: «6 Se dunque una donna non vuol mettersi il velo, si tagli anche i capelli! Ma se è vergogna per una donna tagliarsi i capelli o radersi, allora si copra. 7 L’uomo non deve coprirsi il capo, poiché egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria dell’uomo. 8 E infatti non l’uomo deriva dalla donna, ma la donna dall’uomo; 9 né l’uomo fu creato per la donna, ma la donna per l’uomo.» Prima lettera ai Corinzi, 11:6-9.
Ieri sera parlando con un’amica su facebook mi sono ricordato del modo di “vedere” le donne di San Paolo di Tarso.
Non commento i versi, sono autoevidenti, manifestazione storica di un modo/mondo antico di considerare la donna. Peccato che San Paolo sia uno dei fondatori della Chiesa. Se le fondamenta sono queste, l’archetipo dell’Anima, ha preseo forma come rappresentazione della Donna “dominata” e ha permesso la costruzione dell’edificio ecclesiale, ha partorito la Chiesa, non da sola ovviamente. La Luna, l’Anima si manifestata attraverso i dodici segni nella storia della Chiesa, sempre privata di Animus, la ragione il pensiero. Animus, Il Sole, era Dio, Gesù, lo Spirito Santo, il marito a cui doveva chiedere, a cui doveva essere sottomessa, l’Animus della Donna, nella religione cristiana, era messo da parte, era costellato da una visione di non autonomia. Anche quando la Madonna stessa diventa madre è privata dell’Uomo, del piacere carnale, del “peccato”, deve costruire “fantasticamente” il proprio Animus, il proprio Sole.
Luna e Sole, alchemicamente presenti nelle rappresentazioni cristiane, hanno visito un netto predominio di quest’ultimo rispetto al femminile, le considerazione negative rispetto a questa cosa sono numerose. Ma, senza entrare nel dettaglio, dobbiamo riconoscere che una rappresentazione archetipica, un simbolo, quando perde la “numinosità”, il potere sull’uomo, all’interno del rito, può trasformarsi anche in qualcosa di positivo.
Io ritengo che, con il tempo, la Chiesa, come ha già iniziato a fare, si sia resa conto del grande errore del passato, della sue fondamenta solide costruite sul rinnegare il femminile, ma l’acqua lunare, sotterranea sta immarcescendo le palafitte su cui la Chiesa è stata fondata, quindi, certamente, si evolverà in un diverso riconoscimento dell’importanza della donna e del femminile… mi auguro.
Venendo ai giorni nostri, come si legge purtroppo nelle cronache, la Donna, Anima, è vista come ai tempi di San Paolo: facciamo un passo avanti anche noi uomini per cambiare questa situazione, aspettando con fiducia che anche la Chiesa continui a rinnovarsi.