Jung affermava che c’era una gerarchia fra gli archetipi. Esiste un archetipo primo da cui derivano come “figli” tutti gli altri. Ad esempio esiste l’Archetipo del padre che può avere come derivazioni: padre vedovo, padre single, padre in coppia e ognuno di essi apre ad altrettante possibili rappresentazioni, sino ad arrivare a mio padre che è una specifica rappresentazione archetipica. Ciascuno dei padri derivati dal primo raccoglie comunque alcune delle proprietà, come se fossero caratteristiche genetiche, del padre “archetipo primo”. Cosa significa questo per l’astrologo? Se pensiamo all’archetipo di Venere e guardiamo a chi fosse suo padre, scopriamo che è Urano, Venere non ha una madre divina, ma in senso traslato chi permette la nascita è il falcetto di Saturno (suo zio), assieme all’acqua che diventa elemento “fecondato”. Venere, quindi, contiene in sé elementi archetipici di Urano, di Saturno e dell’Acqua.
Di Venere sappiamo che è domiciliata in Toro (segno di terra, in relazione con Saturno), ma anche in Bilancia (segno d’aria in relazione con l’Acquario). Venere è quindi sempre spinta alla ricerca di diversi amori, come racconta il mito, è una Venere ricca d’aria, ma che cerca stabilità Saturno. Venere rappresenta i valori personali, Toro. Come sappiamo avere nel tema degli aspetti fra Venere e Saturno, Urano sono particolarmente “segnanti”, importanti: autostima, insoddisfazione, ecc…
Stabilità e cambiamento, quale dei due predominerà nel tema natale?

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