Ade è la divinità degli inferi, così come Zeus lo è dei cieli. Il Sole, Apollo, si dice manifesti la volontà di Zeus, nei racconti mitici. Dove c’è Zeus gli spazi si allargano, tutte è amplificato. Dove c’è Plutone, tutto è nascosto, non è alla luce del sole, il messaggero della volontà di Plutone è Hermes, la divinità libera di fare avanti e indietro dall’Ade.

Astrologicamente parlando la casa in cui si trova Plutone rappresenta gli inferi con tutti i pro e i contro che questo significhi, allo stesso modo quella casa avrà una forte relazione con Hermes/Mercurio, farà facilmente avanti e indietro, ma se la Casa che ospita Ade/Plutone cade in un segno in cui Hermes/Mercurio non è a proprio agio dobbiamo considerare anche questa sfumatura. Possiamo ipotizzare che lì, nel regno dei morti, ci siano i contenuti rimossi, rappresentazioni archetipiche svuotate della libido, finiscono nell’inconscio personale, ma possono essere richiamate, possono riemergere grazie a Mercurio che può veicolare la luce delle altre divinità a partire dal Sole sino a terminare con Poseidone. Ogni divinità e portatrice di luce e di oscurità, ma portare alla coscienza significa illuminare, posso quindi riaccendere, riattivare i contenuti rimossi attraverso le luci veicolate da Hermes. Inoltre sia Hermes che Ade condividono l’elmo che permette di nascondere i pensieri e rendere invisibili come ricorda Hillman: “Alcuni sostengono che il copricapo o elmo che Ade indossa appartiene in origine a Ermes e non riguarda direttamente Ade.16 Quel copricapo è un fenomeno curioso: lo portano Ermes e Ade; Atena se 10 mette per avere la meglio su Ares; Perseo, per sconfiggere la Gorgone. Rende invisibile chi lo indossa. In tutta evidenza, è il copricapo l’immagine esplicita del nesso tra Ermes e Ade (preannunciato nell’inno omerico a Ermes). Ermes e Ade hanno in comune un certo stile di coprirsi il capo che, mentre nasconde i loro pensieri, fa percepire i pensieri nascosti. A diventare invisibili sono le loro intenzioni: non possiamo vedere dove è rivolta la loro testa, anche se, nello stesso tempo, avvertiamo un controllo occulto sui nostri pensieri più intimi. Poiché non riusciamo mai a scoprire le loro intenzioni nascoste, consideriamo ingannatori, imprevedibili, spaventosi; oppure saggi.

che aggiunge a proposito degli idoli e dell’anima, di cui i morti sono privi: “«Eidolon … significa semplicemente “immagine” e mantiene sempre questo significato … per i greci l’anima era un’immagine ». Dobbiamo prestare molta attenzione alle parole che scegliamo per descrivere gli eidola. Poiché essi non hanno sostanza, non ci è lecito usare il nostro comodo linguaggio sostanzializzante. Non possiamo semplicemente dire che gli eidola sono questo o quello, ovvero che l’esistenza nel mondo infero è fatta così o così. Possiamo parlarne soltanto per ciò che «sembrano essere», per come «appaiono» o per ciò a cui «sono paragonabili». Le nostre affermazioni devono essere sempre introdotte da un «come», quasi che quella paroletta fosse la moneta da offrire a Caronte perché ci traghetti sulle acque che separano due tipi di linguaggio. I morti parlano in modo diverso: i morti bisbigliano. La loro parlata ha perduto la sua sostanza concreta, la sua certezza naturale. Per sentire questo tipo di linguaggio dobbiamo farci vicini e tendere l’orecchio.” Gli eidolon, i contenuti rimossi sono immagini di come erano le rappresentazioni archetipiche, ma quando riprendono vita, possono rianimarsi attraverso la nostra coscienza, il vissuto di quel momento, di quella luce portata da Hermes che può essere diversa da quella in cui erano “vivi” ed esistenti. Per esempio la rimozione di una madre aggressiva può assumere le forme del rifiuto del femminile, dell’odio verso il genere e mille altre cose che non rappresentano direttamente il vissuto del soggetto, ecco il “Come” di cui parla Hillman. Un altro elemento importante è che Ade/Plutone sconfina, si muove liberamente sulla terra e rapisce Proserpina. Il confine appartiene al segno del Toro, nello Scorpione possiamo intravederne l’opposto, sconfinamento o assenza di confini.

Dopo questa breve riflessione proviamo a guardare degli oroscopi di personaggi noti, della posizione del loro Plutone e di Mercurio.

Marchese de Sade

Il sadico prova piacere (Venere e Giove) nel fare del male. De Sade è Ascendente Scorpione con Plutone in XII casa che cade in Bilancia, governata da Venere (piacere) che a propria volta si trova in Cancro e quadra Plutone stesso e Marte in Ariete (dolore, ferite), amore e dolore. Mercurio è in Toro, ancora in un segno di Venere, in VII casa, porta la luce di Venere (piacere, amore) nella XII (ciò che è nascosto) ma nella XII ci sono i pianeti appena sorti che non hanno bisogno della libido per esprimersi perché godono della luce del Sole, magari neppure ci accorgiamo di averli. E’ un Plutone che fa liberamente quello che vuole e non si occupa di giudizi altrui.

Silvio Berlusconi

Plutone in X casa, la parte più alta del cielo diurno diventa la dimora di Ade, sembra un controsenso, ma non lo è, vuole emergere in tutti i modi attraverso Mercurio che governa la X Casa e si trova in Bilancia, governata da Venere (bellezza, piacere, amore, gioia). E’ necessario comunicare il proprio potere, non importa se viene fuori qualcosa che possa sembrare esagerato, sta nella Persona (inteso in senso junghiano) il fatto di apparire comunicatori (Mercurio) piacevoli (Venere) e di potere (Plutone)