Ascoltando una conferenza del Dott. Luciano Amato Fargnoli (https://www.youtube.com/watch?v=4GBxMVIOv4E&t=4558s) ho ripercorso quelle che sono da sempre le mie idee ovvero che non esiste un solo percorso individuativo, una sola identità solare, ma ci sono più dei, più divinità e ciascuno a proprio modo sente il desiderio di apparire al mondo, di venir fuori.

Posso avere una personalità, un Io, dolce, aggressivo, intollerante, ciascuno di essi esiste in me e posso scegliere di tirarlo fuori a seconda dell’ambiente e della situazione in cui mi trovo, manifestarlo all’esterno. Se ciò accade devo passare necessariamente dalla X casa, dalla Persona, dalla Maschera che mi permette di portar fuori questo Io, questa divinità.

Ovviamente la Persona, la X casa può non essere astrologicamente in armonia con questa divinità ci possono essere degli attriti, delle difficoltà di relazione, dunque la divinità deve scendere a compromessi con la Persona e viceversa, se ciò non accade abbiamo l’irrompere dell’una o dell’altra in maniera unilaterale e monoteista.

Allo stesso modo ci sono degli Io che non per forza sentono il bisogno di essere esteriorizzati, possono vivere benissimo nell’interiorità, nella IV casa che è in relazione con Anima. E’ fondamentale comprendere che la situazione in cui mi trovo può mostrare all’esterno Io diversi che sono tutti ugualmente parte di me. Io sono un informatico, nel lavoro appare il mio Io professionale, da dipendente che è in relazione con la VI casa e il suo governatore, ma sono anche un astrologo in altre situazioni quindi appare, la mia Luna, il mio Nettuno, il mio Urano e i relativi aspetti, in entrambi i casi si passa sempre dalla mia X casa, Persona, in Cancro. Per mia fortuna c’è grande armonia in entrambi casi, dal punto di vista astrologico, sia che mi mostri come informatico che come astrologo, io miei Io, vivono in pace, sotto la direzione della Luna. Ma nello sport com’è il mio Io? Guardo Marte che è in Ariete, in VII casa e forma un aspetto di tensione con Mercurio nella X casa, quando si tratti di sport, c’è poco da fare, l’agonismo prende il sopravvento, voglio vincere, non m’interessa praticare uno sporto come hobby, deve essere un modo per primeggiare e tirar fuori Marte. La Persona, la maschera in Cancro, m’impone di frenare questo impeto interno, di moderarlo, di essere mite e pacato, diventa difficile tenere gli equilibri, ma in qualche modo si fa.

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