Mentre il nuclearismo provoca uno stato di « ottundimento psichico», di stordimento, di sbigottimento, Marte opera in direzione
sattamente contraria. Rende più acuti i sensi e intensifica il sentmento di solidarietà nell’azione, introduce quella energia rivitalizante che i romani esprimevano come Mars nerio e Moles Martis: mole, massa, impeto nell’azione. Mobilitazione. Marte offre una risposta allo sconforto e al disorientamento e senso di impotenzs che ci prendono di fronte alle armi nucleari ridestando in noi lapaura, Fobos, suo compagno o figlio in Grecia, e rabbia, ira, furore.
Marte è l’istigatore, il militante primordiale. Ovvero, per esprimere la contrapposizione in linguaggio escatologico, Marte è il Dio
degli Inizi, il suo segno zodiacale è l’Ariete, il suo mese è Marzo, anche Aprile, Mars apertus, l’apertura che fa succedere le cose. L’apocalisse sarà pure rivelazione, ma di certo chiude ogni futuro nella soluzione finale, veramente finale, dopo la quale non si dà riapertura, non si danno «ricorsi », Spezzata è la ruota.
J. Hillman, Figure del mito
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