Il 6 agosto 1945 il mondo conobbe la catastrofe con lo sgancio da parte degli USA della prima bomba atomica su dei civili. Con il senno di poi e per cercare un senso guardiamo il cielo di quel giorno, non domificato. Marte (energia, guerra) si stava per congiungere a Urano (esplosioni non convenzionali) in Gemelli, Giove (esagerazione) si avvicinava alla congiunzione con Nettuno (fanatismo ideologico) in Bilancia (equilibrio), il Sole e Plutone (atomica) erano congiunti in Leone. Dopo questa distruzione di massa gli equilibri furono ristabiliti, se di equilibrio vogliamo parlare!
Oggi la Corea del Nord e il suo leader, Kim Jong-un, stanno conducendo una corsa che sembra orientata nella stessa direzione del passato, questo per quello che ci è dato da conoscere attraverso i media. Veniamo al cielo dei prossimi mesi.
Marte tra il 28 e il 30 di novembre si troverà in Bilancia e si opporrà a Urano, Giove in Scorpione formerà un trigono con Nettuno in Pesci, Plutone non riceve aspetti. L’analogia simbolica, blanda, con i pianeti del 1945 esiste, ma non per questo l’evento dovrà essere distruttivo, la pace potrebbe essere raggiunta in altri modi, visto che i tempi storici sono diversi. Spesso capita che alcuni eventi importanti, come la crisi del 1929 e la caduta delle Torri Gemelle, attivino simbolicamente la coscienza collettiva, lasciando una traccia indelebile nell’uomo. Le configurazioni astrologiche in concomitanza degli eventi assumono senso a posteriori, ma sembra mantengano una “forma” che nel momento in cui si ripete nel cielo, in modi analoghi, faccia rivivere il senso di quegli eventi, ma non necessariamente l’evento stesso. Ecco il motivo della mia riflessione, stiamo rivivendo questa paura ormai insita nella coscienza collettiva, così come ci ricorda il cielo.
Speriamo nel buon senso e manteniamo l’ottimismo.