Quella che leggerete di seguito è una riflessione personale. Immaginate i personaggi le storie, il racconto e mettetici i vostri particolari di vita, sentitevi liberi anche di ripensare la riflessione prendendo quello che vi sembra più utile.

La Luna piena del 7 maggio si forma nel Segno dello Scorpione, il Sole è congiunto a Mercurio (Ermes) nel Segno del Toro. Ermes la divinità che si muove avanti e indietro dal regno delle profondità, delle ombre, dall’Ade non sembra andare d’accordo con Persefone, la regina degli inferi. Anche Plutone (Ade), è contrariato, è retrogardo, possiamo immaginare che sia lei ad avere un peso maggiore durante questa Luna piena e nei prossimi 14 giorni. Emozioni forti, ma che hanno bisogno di essere indirizzate nel mondo, hanno bisogno dell’intuizione affinché possano consolidarsi, ma manca la comunicazione di Ermes. Ebbene, Venere, governatrice del Segno del Toro si trova in Gemelli, forma un aspetto di quinconce con Plutone nel Capricorno. Gli Elementi Aria e Terra assieme ai governatori della lunazione entrano in contatto. Le funzioni psicologiche pensiero (Aria), sensazione (Terra), cercano di mettere in comunicazione la funzione sentimento (Acqua) con l’ intuizione (Fuoco). I Segni di Fuoco, inoltre, non ospitano pianeti, manca l’intuizione che potrebbe essere ragggiunta attraverso la relazione di quinconce fra Venere e Plutone.

Quando è mancato il fuoco della passione nel matrimonio fra Persefone e Ade quest ultimo ha tradito sua moglie con Mynta che poi è stata fatta a brandelli da Persefone perché, la sciagurata le aveva fatto intendere, con mezze parole, di essere più brava lei al letto con Ade. Ade ha poi rimesso insieme le parti di Mynta creando la pianta profumatissima della menta, mentre Demetra, sempre per vendetta la rese sterile senza possibilità di creare frutti. Quando manca il Fuoco, come in questa lunazione, potremmo perderci nell’elucubrazioni, pensare a fantasmi inesistenti e non agire, mettere da parte l’intuito. E’ necessario l’equilibrio, non sfidiamo Persefone così come ha fatto Mynta. L’intuizione potrebbe essere quella di non parlare metaforicamente con Persefone, in questo periodo, ma vivere nel silenzio il nostro lato Mynta.

Il quinconce non è un aspetto facile, cerca di mettere assieme Elementi astrologici che tecnicamente non si può dire nè che vadano d’accordo nè in disaccordo. Il quinconce non è annoverabile fra gli aspetti positivi, ma protende verso gli aspetti di tensione, dinamici, a livello interpretativo, senza essere perciò definito “negativo”. Il rapporto astrologico “particolare” fra Venere e Plutone agisce sui Segni della lunazione aggiungendo un colore diverso.

 

V’invito a riflettere anche sull’iching del grado di lunazione. Come leggerete sono degli iching che “guarda caso” indicano la pazienza, la riflessione.

ICHING DEL SOLE IN TORO

  1. SIAU CCIÙ – LA FORZA DOMATRICE PICCOLA

sopra Sunn, il Mite, il Vento

sotto Kkienn, il Creativo, il Cielo

Il segno significa il piccolo, la forza dell’ombroso, che trattiene, addomestica, inibisce. Al quarto posto, quello del ministro, sta una linea debole, la quale tiene in freno tutte le altre linee forti. Considerata come immagine, è il vento che soffia in alto nel cielo e ostacola l’alito ascendente del creativo, di modo che le nubi si condensano. Ma esso non è abbastanza forte per indurle a precipitare in pioggia. Il segno fornisce una costellazione in cui momentaneamente un forte è tenuto a bada da un debole. Ciò può avvenire, se deve essere accompagnato da successo, solo per mezzo della dolcezza.

LA SENTENZA

La forza domatrice piccola ha riuscita.
Dense nubi, nessuna pioggia dalle nostre contrade occidentali.

L ‘IMMAGINE

Il vento soffia nel cielo:
L’immagine della forza domatrice piccola.
Così il nobile raffina le forme esteriori del suo carattere.

Il vento, è vero, spinge assieme le nubi nel cielo, ma, siccome è sola aria senza corpo solido, esso non produce effetti grandi e durevoli. Anche all’uomo, in tempi in cui una grande azione verso l’esterno non è possibile, non rimane altro che raffinare in piccolo il proprio carattere nelle sue estrinsecazioni.

ICHING DELLA LUNA IN SCORPIONE

  1. SUNN – LA MINORAZIONE

sopra Kenn, l’Arresto, il Monte

sotto Sui, il Sereno, il Lago

Il segno rappresenta una minorazione del segno inferiore in favore del superiore, giacchè l’originariamente forte terza linea è andata in su, mentre la linea superiore in origine debole è subentrata al suo posto. La parte inferiore viene quindi minorata in favore di quella superiore. Ma quest’è senz’altro minorazione. Se si minora il fondamento di un edificio rinforzando i suoi muri superiori l’interno perde di solidità. E così anche una diminuzione di benessere popolare in favore del governo è senz’altro una minorazione. E l’intera tendenza del segno è volta ad indicare come questa trasposizione di benessere possa aver luogo senza che le fonti del benessere nel popolo, nei suoi strati inferiori, perciò inaridiscano.

LA SENTENZA

Minorazione congiunta con veracità
Opera sublime riuscita senza macchia.
Si può essere perseveranti nel farlo.
Propizio è imprendere qualche cosa.
Come si eseguisce questo?
Si adoperino pure due ciotoline per il sacrificio.

Minorazione non significa in ogni caso qualche cosa di male. Accrescimento e minorazione vengono al loro tempo. Allora è opportuno adattarsi ai tempi e non voler nascondere la povertà sotto vane apparenze. Quando attraverso un’epoca di cose insignificanti una verità intrinseca giunge a esprimersi, non bisogna vergognarsi della semplicità.
Essa è allora proprio la cosa giusta che conferisce forza interiore con la quale, a sua volta, si può di nuovo intraprendere qualche cosa. Non bisogna esitare nemmeno se la bellezza esteriore della civiltà, se anzi, addirittura, la perfezione dei rapporti religiosi avesse da soffrire sotto questa semplicità. Bisogna sottrarre un po’ di forza dall’atteggiamento interiore, aggiungendola come complemento alla meschinità dell’apparenza esteriore. Allora la forza del valore intrinseco aiuta a superare la schietta semplicità della forma. Davanti a Dio non v’è bisogno di false apparenze. Anche con piccoli mezzi i sentimenti del cuore si possono manifestare.

L ‘IMMAGINE

Al piede del monte sta il lago:
L’immagine della minorazione.
Così il nobile doma la sua ira e raffrena i suoi istinti.

Il lago al piede del monte evapora. Con ciò egli viene diminuito in favore del monte, il quale a sua volta è arricchito dall’umidità del lago. Il monte è l’immagine della caparbia forza che può concretarsi in ira; il lago è l’immagine dell’allegria incontrollata che può svilupparsi, quand’essa è generata a spese delle forze vitali, fino a diventare passionalità istintiva. Allora è opportuno minorare: l’ira deve essere diminuita fermandosi, gli istinti si devono raffrenare limitandoli. Con questa minorazione delle forze animiche inferiori le parti superiori dell’anima vengono arricchite.