E’ corretto analizzare fenomeni personali e mondiali, a posteriori, ovvero attraverso qualsiasi tecnica astrologica che lo permetta, cercando correlazioni, similitudine, altrimenti neppure la scienza stessa avrebbe motivo di esistere se non fosse così. Peccato che l’Astrologia, secondo me, sia un’Arte e non una scienza. Per l’amor di Zeus, anche io ho indagato statisticamente gli astri a posteriori per cercare di prevedere i movimenti finanziari o correlazioni fra carattere e posizioni astrali, forse continuerò a farlo, ma il risultato di queste ricerche, portate avanti in 27 anni, mi hanno spinto a definire che la singola previsione a priori, prima che qualcosa accada, partendo dalle analisi a posteriori, non funziona, poiché sono diversi i momenti storici, le situazioni, il background in cui viviamo, certo abbiamo una traccia, una forma che si ripete, ma tutto cambia e la medesima forma o traccia non fornirà gli stessi risultati concreti, che ne so, ad esempio, la previsione di un terremoto in un dato luogo della terra, tanto da permettere di far evacuare quella zona. Fino ad ora non è mai accaduto. Le analogie fra la crisi del ’29 e quella del 2008 in  relazione con i transiti dei pianeti lenti ci sono state, ma gli accadimenti storici, veri, connessi sono stati completamente diversi, perché siamo in un altro “tempo storico”.

Il metodo deduttivo in astrologia è fallacie, meno male dico io, perché non è una scienza esatta, anche se sei bravo a fare i calcoli con il classico goniometro.

L’onestà intellettuale deve essere la nostra bussola perché quando s’insegna o si scrive è necessario dire che seppure si siano trovate congetture e armonie celesti nel passato, queste non danno alcuna affidabilità di ripetizione e previsione nel futuro. Detto questo, personalmente, oggi preferisco ricercare negli eventi passati, mondiali o personali, il “senso” quando sono accaduti, mentre del futuro non posso dire nulla, se non fare delle ipotesi in base al momento presente e quello che la storia del mondo o del consultante ci presenta. Ma, si noti il plurale, “DELLE IPOTESI”, non una sola affermazione pari a verità.