Soffrire è composto dal verbo latino ferre che significa portare, condurre e la particella sub. Sub-ferre, portare sotto, sopportare, nascondere ciò che si porta. Analogamente il verbo offrire significa portare verso. Sacrificio, invece, nella sua etimologia rimanda a portare il sacro. Offrire come sacrificio la propria sofferenza è quello che fanno i martiri, Gesù per primo, in funzione di un obiettivo salvifico per gli altri. Il martire è il testimone di una fede o di un ideale nonostante sia perseguitato.

Un uomo che soffre per amore porta sotto di sé un malessere che nasce da Venere. Un uomo che offre amore, lo manifesta all’esterno, al mondo senza attesa di ricompensa, ma magari in cambio di qualcosa che si è già ricevuto, come fosse un ringraziamento. Chi si sacrifica per amore lo dona in attesa di una ricompensa, dona Venere. Nel sacrificio agli dei del proprio amore, ci si aspettava qualcosa in cambio dei doni portati, qualcosa che ricambiasse la perdita di Venere, sacrifico Venere in attesa di altro.

C’è comunque un’azione da compiere per tutti e tre i verbi, quando c’è azione è Marte che viene chiamato in causa. Condurre, portare, agire è verbo di Marte.

In amore Venere e Marte sono i protagonisti anche i martiri amano l’ideale, la fede per la quale si sacrificano. Guardare a Venere e Marte nel tema, alle loro relazioni per segni e per casa ci può informare sui modi di soffrire, offrire, sacrificarsi per Amore. Per un ulteriore approfondimento consiglio di leggere i miti in relazione con la coppia di amanti divini: Venere, Marte ed Efesto.

 

Ho scelto due personaggi a caso, Padre Pio e Paul Verlaine, ma la sincronicità ha colpito fornendomi dei temi con il medesimo incardinamento (domificazione), ovvero l’ascendente Scorpione, sarebbe a questo punto doveroso inserire anche Plutone nell’analisi dei tre verbi, a ben guardare ha molto senso. Plutone è il regnante degli inferi in cui le anime delle persone morte e ovviamente anche di quelle che si sono sacrificato vengono condotte e soffrono. La loro offerta volontaria o involontaria è stata la vita. Nelle faccende d’amore Plutone in quanto governatore dello Scorpione, del segno che trasmuta, trasforma assume un peso importante. L’amore produce sempre qualcosa d’altro, fa maturare frutti diversi, cambia la chimica del nostro corpo, cambia la nostra vita. Ai due pianeti citati in precedenza mi sento in dovere di aggiungere Plutone, anch’esso per segno casa e aspetti alla ricerca di qualcosa d’aggiungere sulle indicazioni “d’amore” nel tema natale.

Il pezzo che ho scritto, come si può notare, ha seguito un filo logico non strutturato, sono libere riflessioni che aprono ad altri interrogativi così come è accaduto per la sincronicità plutoniana. Negli esempi che cito di seguito, infatti, non ho considerato il pianeta Plutone, a voi lettori la possibilità di aggiungere riflessioni anche in tal senso.

 

Padre Pio

Venere in Cancro in IX casa congiunto alla Luna in domicilio (la Madonna) e Marte in Toro in VII casa governato da Venere. Marte è dispositore della VI casa, il corpo fisico, anche la Luna è in relazione con il corpo. Le stigmate di padre Pio possono essere una rappresentazione dell’amore verso la Madonna, divinità femminile, Luna e di come questa azione, Marte, abbiamo sacrificato il proprio corpo.

 

Paul Verlaine

Spara a Rimbaud, suo amante. Venere e Marte sono congiunti in VII casa in Toro e quadrano la Luna in Leone malconcia a conferma di come la figura femminile, sua moglie,  Mathilde Mauté fosse stata anch’ella maltrattata. Marte governa la VI casa e scarica la propria rabbia sul corpo dell’altro, VII casa.