Anche la diffusione massiccia degli oroscopi, ossia di nuovi indicatori del tempo, è qualcosa di eccezionale nel nostro mondo, anzi, sembra addirittura essere in radicale contrasto con le sue leggi fondamentali. Per questo motivo non solo la scienza, ma anche gli astrologi seri guardano a tale fenomeno con occhio critico. Non è qui nostra intenzione condividere o respingere una simile critica. Come nel caso del becco- frusone, essa considera l’aspetto esteriore del fenomeno – ciò che noi dobbiamo invece affrontare è la sua comparsa in quanto segno relativo al tempo e al clima. In altre parole: qui non si tratta di prendere posizione in merito alle interpretazioni e alle profezie astrologiche. Sarà piuttosto la comparsa dell’astrologia a venir interpretata come segno eccezionale, gravido di premonizioni.” E. Jünger, Al muro del Tempo.

Parto dalle conclusioni dell’articolo con questa frase: La differenza nella scrittura degli oroscopi segno-solari la fa il redattore, non il metodo utilizzato, l’astrologo è un poeta che narra storia intingendo la propria penna tra le stelle.”

Se c’è necessità di oroscopi che descrivano racconti sui segni solari con cadenze temporali fra le più diverse è chiaro che vi è il bisogno di controllare il tempo, di rileggere i propri tempi interiori ed esteriori.

Il tempo continua a sfuggirci ancor più di mano in una società che accelera, sono necessari agli uomini punti di riferimento, statici (non stabili) da cui partire e ricostruire nuove storie, per fornire un senso, in termini sincronistici, una direzione. Ogni racconto, giornaliero, settimanale, mensile, ogni oroscopo assume significato in quest’ottica come la ricerca di una nuova avventura da vivere, con le indicazioni, le idee. Scrivere: “avrai un’ottima giornata perché c’è Venere nel tuo segno“, non nuoce alla salute, ma ti mette di buon umore, anche se, magari nella realtà, la giornata sai che non è quella tra le più felici, quindi W gli oroscopi di ogni genere.

Chi mi fa sorridere, invece, è chi afferma che ci sono oroscopi con cadenza diversa migliori di altri, o magari perché considerano le decadi, le posizioni di asteroidi, nodi, altri elementi. L’unica cosa che possiedono in più sono la possibilità di usare altri elementi per definire storie diverse, più “personalizzate”, ma la loro valenza resta sempre nei termini del racconto, dell’atmosfera che descrivono e si crea nel leggerli. Anche in un oroscopo del giorno posso parlare della presenza di Urano, un pianeta che sta mediamente 7 anni in un segno, e descrivere all’interno del suo significato una storia che faccia risentire della sua presenza, della sua atmosfera quando altri elementi dell’oroscopo, pianeti veloci, sono in relazione con lui: scrivo una storia con un sottofondo uraniano, novità, eventi improvvisi, tecnologia e così via. Dunque ogni oroscopo a prescindere dalla cadenza, dagli elementi utilizzati ha un suo valore, anche sincronistico e di senso, perché disegna una possibile direzione.