«A l’alta fantasia qui mancò possa;
ma già volgeva il mio disio e ‘l velle,
sì come rota ch’igualmente è mossa,
l’amor che move il sole e l’altre stelle».
Dante, Paradisso, Canto XXXIII
La parola abbandono deriva dal francese e si può ricollegare al significato di mettere in vendita, alcuni ritengono anche allontanare, quindi mettere al bando.
Se pensiamo all’astrologia mettere in vendita qualcosa presuppone il possesso della stessa, quindi valori di II Casa e del Segno del Toro, quello che vendo mi apparteneva e poi lo metto a disposizione di altri in cambio di un altro valore; ci spostiamo nella VIII Casa zodiacale e in uno dei significati del Segno dello Scorpione. Venere e Plutone, Venere e Marte ci parlano simbolicamente della messa in vendita e dell’abbandono. Quando non c’è più eros, non c’è più amore, non siamo più eroi l’abbandono può farsi presente nella nostra vita.
Se ci spostiamo sull’etimo latino, abbandonare si dice relinquere, con il significato di lasciare un oggetto, quindi anche abbandonarlo, ma non scambiarlo. Lo lasciamo perché non ci serve più, non ci è più utile.
L’utilità è qualcosa che risuona con il Segno della Vergine, la VI Casa zodiacale, che ha a che fare con il corpo. Il senso di abbandono che proviamo agisce proprio sul corpo, il nostro corpo è rifiutato, ci sentiamo de-relitti che possiede lo stesso etimo di re-linquere. Il relitto di una nave lo immaginiamo come un oggetto che ha viaggiato tanto, si è scontrato con le tempeste, ha vissuto e può essere stato abbandonato volontariamente o involontariamente, può essere stato affondato dalle avversità, o può aver combattuto contro di essere risultando vincente, ma poi provato nelle viscere. Quando siamo abbandonati ci sentiamo visceralmente derelitti, come se avessimo combattutto a vuoto contro il vento che cercava di piegare le nostre vele.
De-linquere, anche lui, possiede la medesima radice; chi delinque abbandona la retta via, ma a questo punto possiamo ipotizzare, che delinquere e abbandonare la retta via, possano essere in relazione con il vissuto del soggetto che è stato abbandonato, o ha vissuto questa sensazione in maniera forte nella propria vita, siè sentito anche inutile a se stesso e per se stesso e ha deciso di viaggiare sulla strada più breve e delinquere. Ovviamente non tutti i delitti hanno questo “movente” ma trovare negli oroscopi di chi delinque le tensioni fra II-VIII casa, VI Casa, governatori, ecc. ci dà da pensare.
Allo stesso modo potremmo con ottimismo pensare che se facessimo sentire le persone meno “abbandonate” ci sarebbe più felicità, se ci fosse più Eros, più amore avremmo più fratellenza, se le facessimo sentire utili, ci sarebbe più gioia e meno delinquenza.
A proposito delle lesioni dei pianeti e delle case considerate con un tema di un “delinquente” possiamo leggere questo vecchio articolo: Il disturbo borderline