Guardando il video su “abbandoni d’amore” del Dott. Amato Luciano Fargnoli mi sono sorte le riflessioni astrologiche che propongo di seguito.
L’ABBANDONO ALLA NASCITA
Nel momento in cui nasciamo, fatto astrologico definito dall’Ascendente, che identifica anche il nostro Io, veniamo per la prima volta abbandonati da nostra madre, la Luna (Anima) che è fondamento dell’Io, come ricorda James Hillman, il quale aggiunge che la fiducia verso un uomo (bambino o adulto) debba essere tradita affinché ci sia evoluzione, cambiamento, trasformazione.
L’abbandono amoroso è, quindi, un’azione che possiamo fare noi, verso l’altro o l’altro verso di noi. Interpretando la parte dei soggetti che sono abbandonati, dobbiamo guardare alla dialettica II casa (holding, contenimento, nutrimento) – VIII (abbandono, trasformazione, morte), ma veniamo abbandonati dall’Altro, dunque lo sguardo va rivolto anche alla VII casa.
L’ABBANDONO E L’OMBRA
Tra i vari significati della VII casa vi è quello di Ombra, la parta rifiutata dall’Io, comunque conscia, ma è una parte di noi che non amiamo. Quindi Altro, Ombra e VII casa diventano le pedine della relazione, inoltre il medesimo settore zodiacale rappresenta il patto (matrimonio, unione formale) tra due soggetti. In un patto, stando alla definizione di Ombra, noi riverseremmo i nostri lati nascosti che non amiamo mettere fuori, il partner diventa lo specchio della nostra parte “rifiutata”, così come lo era il ritratto di Dorian Gray. Ma l’Altro ci permette di farci sentire vivi, esistenti, ci fa appunto da specchio, dall’Altro vengo apprezzato, amato; ci sono oltre ai valori dell’Ombra riflessi nell’Altro anche valori personali positivi, magari è l’Ombra stessa che viene accettata dal partner e in tal mondo non la cogliamo più come tale e di conseguenza ci completa, ci migliora.
L’ABBANDONO E LA ROTTURA AMOROSA
Quando, però, il partner interrompe la relazione, quelle parti siano esse positive che negative vengono nuovamente abbandonate, non più riconosciute, perdo la mia identità, l’Io-Ascendente, è soffocato. L’amore nasce, inizialmente, da un sentimento narcisistico (Luna – Venere) che dovrebbe naturalmente evolversi. In qualche modo la mia fiducia viene tradita dall’altro, non importa alla coscienza in quel momento di chi sia la colpa, io subisco un tradimento, la mia fiducia viene portata via e abbandonata.
Il tradimento ha nel suo etimo il significato di portare fuori un messaggio, tipica azione di Mercurio, il tradimento subito o effettuato è l’azione necessaria per spezzare, a volte, rapporti difficili. Necessario è usato in termini relativi ad Ananke, liberarsi dalle costrizioni. Il tradimento è possibile, però, solo se c’è un patto tra le parti, un accordo tra me e il partner, ovvero elementi in relazione con la VII casa, altrimenti non è più tale. Nella parola abbandono possiamo ritrovare l’etimo di dono, regalo, ti faccio un regalo, ti libero, ma nello stesso tempo vi è il significato di mettere al bando, allontanare, è una dialettica forte che viene rappresentata da questa parola.
Quando ho perso l’Altro provo nostalgia, la nostalgia è il dolore per la perdita di qualcosa di conosciuto di cui vorrei riappropriarmi, sempre la dinamica II-VIII casa. La perdita non necessariamente è in relazione con Saturno o Marte, taglio, ma ci possono essere diverse espressioni della medesima in funzione dei pianeti coinvolti. Nella dinamica dell’abbandono sono simbolicamente in relazione Venere (riflesso, nutrimento) e Plutone (trasformazione dopo l’abbandono). Venere ricorda nel suo glifo la forma di uno specchio con il manico rappresentato dalla croce sotto il cerchio.