“Le tecniche di divinazione numerica non pretendono di poter prevedere gli eventi sincroni in quanto tali, ma piuttosto di poter prevedere la qualità generale delle fasi temporali in cui si possono verificare gli eventi sincroni. Così forse rimane una possibilità, una possibilità che Jung ha iniziato ad elaborare solo alla fine della sua vita e che non è stato in grado di completare prima di morire. Aveva riunito un gruppo di suoi studenti che avrebbero dovuto intraprendere il seguente progetto: trovare individui in una situazione relativamente critica (dopo un incidente, nel bel mezzo di una procedura di divorzio, ecc.), in cui si poteva sospettare che si sarebbe attivato un archetipo; poi elaborare un oroscopo di transito, consultare l’I Ching, i Tarocchi, il calendario messicano, un sistema di divinazione geomantica, sognare prima e dopo l’incidente, e così via – e poi determinare se i risultati di queste tecniche convergevano o meno. Questo sarebbe stato un’inversione di rotta o un procedimento complementare agli esperimenti classici della scienza moderna. In tali esperimenti, gli stessi tipi di eventi vengono ripetuti per vedere se i valori misurati coincidono. Qui, al contrario, un evento viene considerato utilizzando una moltitudine di tecniche diverse.” M-L. von Franz, Psiche e Materia, pag. 191