Il mito per i greci poteva avere due sfaccettature: 1) rappresentare un vissuto archetipico 2) essere una storia totalmente inventata; in entrambi i casi assolveva alle sue funzioni che potevano essere: didascaliche, d’ispirazione, di conoscenza personale.
Il mito ci assorbe e lo viviamo finché non si esaurisce per noi il suo significato numinoso, vive finché noi ne non ne abbiamo ancora compreso totalmente il senso nella nostra vita. Una volta esaurito sostituiamo un mito con un altro, attivo al momento, che ci aiuta lungo la nostra strada dell’individuazione, va sottobraccio con il nostro dàimon chiudendoci una porta, ma aprendoci infinite opportunità.
NON E’ IL SEGNO SOLARE L’OBIETTIVO INDIVIDUATIVO DELLA NOSTRA VITA
Non è un solo mito, quello solare, che viviamo nel tema natale, non è lui il nostro principio ultimo individuativo, è un attore importante, magari anche il regista, ma non è il film per intero, non è l’intera trama, non è il finale!
Il segno solare è importante così come tutti gli altri pianeti del tema natale, di volta in volta, nella nostra vita possiamo vivere numerose e diverse rappresentazioni archetipiche, ovvero diverse rappresentazioni di archetipi planetari, ma l’individuazione verso la strada del Sé è rappresentata dall’intero cielo di nascita, l’obiettivo del tema non è la realizzazione solare poiché ciò sminuirebbe l’importanza complessiva dell’intero tema e della nostra storia.