Leggendo il lavoro del Dott. Claudio Widmann, Gli arcani della vita, e in particolar modo il capitolo: Leggere le carte, pag. 441 ho declinato il pensiero sulla lettura dei Tarocchi dell’Autore riconducendolo a quello astrologico. In quanto mantiche rispondono entrambe alla medesima logica sincronistica e del rac-contare come ho già espresso nel pezzo su Marie-Luise Von Franz

La divinazione cerca di prevedere il futuro degli uomini e come evidenzia Widmann la psicologia analitica, analogamente, cerca di prevedere i comportamenti umani: il motivo della pre-visione è comune. Ma nella visione del mondo della psicologia junghiana, le pratiche divinatorie, entro certi limiti, trovano ricche fonti e terreni fertili che gli permettono di rifiorire, fornire un diverso orientamento nella pratica comune di tali arti.

Tutto ciò è possibile grazie ai concetti di essenza psicoide della realtà e di sincronicità. Affermare che la realtà fisica possieda un’essenza psicoide significa che da un certo punto di vista è in relazione, tende alla realtà psichica come se psiche e materia fossero collegati, ovvero ciò che l’uomo pensa è in relazione con la  materia e viceversa.

Ciò è vero ma ad un livello profondo, subconscio, così come in fisica quantistica la relazione fra osservatore (psiche) e quanto (materia) è vero a un livello subatomico.

Dunque pensare al fatto che io abbia Marte in Ariete significhi che sia aggressivo e nervoso è sbagliato; è corretto, invece, spiegare che a fronte di un evento accaduto o che potrebbe accadermi che quel Marte rappresenterebbe un mio atteggiamento mentale o fisico, magari entrambi, in relazione a quella determinata situazione. E’ la situazione realizzata o che si realizzerà che assume senso (sincronicità) attraverso l’interpretazione di Marte in Ariete. La sincronicità è la ricerca del senso ad alcuni eventi esterni o psichici che sembrano non avere cause.

Nell’universo psicoide le parti che compongono il tutto non agiscono per effetto di cause e non necessitano di contatto o di comunicazioni per muoversi coerentemente; tra due eventi <<non corrono informazioni, eppure … uno sa cosa fa l’altro>> perché insieme costituiscono un’unità.

Il nostro tema natale, gli astri al momento della nostra nascita, sono un tutt’uno con noi, siamo un’unità di macrocosmo (cielo) e microcosmo (noi). Quando vediamo la realtà attraverso la coscienza cogliamo un’immagine, la prima, ma sotto ci sono altre immagini più piccole che la definiscono e che possono essere addirittura in contrasto come nella prima.

Ad esempio nella foto di questa freccia si nota che la più grande è orientata verso sinistra ma se andiamo in profondità e guardiamo da cosa sia composta scopriamo che gli atomi componenti sono piccole frecce orientate verso destra, nella direzione opposta. Ciò che appare alla coscienza non è propriamente ciò che è in profondità, nel mondo psicoide. La realtà non è così come appare, ma più si scende nei livelli profondi, più si trasforma. Tornando all’esempio di Marte, non è il fatto che egli sia in Ariete a rendermi aggressivo, ma lo scavare nel senso che quel Marte possiede per me in un dato momento, in una determinata situazione. Analogamente l’esempio della freccia è utile per capire che a livello macro per la coscienza prevale il movimento verso destra (causa – effetto), ma a livello micro, che definisce il macro, prevale il movimento verso sinistra (sincronicità), è lo stesso mondo con regole diverse.

QUANDO UNA SITUAZIONE E’ DEFINITA SINCRONISTICA

Una situazione sincronistica è definita tale quando:

  • due eventi non sono collegati fra loro da causa ed effetto
  • che due eventi rappresentino per chi li vive un’esperienza intensa e significativa
  • i due eventi abbiano carattere simbolico.

Dunque, se l’Astrologia può funzionare questo deve accadere, necessariamente, sotto il cappello della sincronicità, analizziamo se è vero e se vengono soddisfatti tre punti precedenti.

  • Nel caso dell’interpretazione astrologica in chiave junghiana (umanistica o psicologica) abbiamo il tema natale che è una fotografia del cielo nel momento in cui è nato un soggetto, è un’immagine di un dato momento della creatio continua, non vi è una relazione di causa-effetto, ovvero sono nato con Marte in Ariete sarò aggressivo.
  • Quando ci si reca dell’astrologo che interpreta la carta del cielo, l’incontro stesso deve suscitare in entrambi, consultante e consultato, un’esperienza intensa e significativa, deve sentirsi la sacralità del momento, del raccoglimento. Più elementi ci sono nella narrazione interpretativa, nel dialogo, nell’ambiente stesso in cui avviene la consulenza, maggiore sarà il senso del sacro che si vivrà al momento dell’interpretazione.
  • Quando interpreto la posizione di Marte in Ariete per il consultante è necessario che si amplifichi il valore di questa esperienza attraverso modi comunicativi diversi che facciano emergere il valore simbolico di Marte e la possibilità che si esprima per il consultante in modo oracolare. “L’oracolo si serve sempre di una specie di immagine simbolica generale, che, come tutti i simboli, può essere interpretata in molti modi e a molti livelli” M. L. von Franz

COSA E’ L’OROSCOPO – IL TEMA NATALE ?

L’Oroscopo, il tema natale, gli astri e i loro simboli non sono portatori di risposte, ma di interrogativi diversi.

La risposta a questi interrogativi è possibile ottenerla ponendo la domanda giusta, così come avrebbe dovuto fare Parsifal con il Graal.

Quando ci accade qualcosa e poniamo ad esempio la domanda: perché mi sono separato da mia moglie, allora cerchiamo la rappresentazione archetipica della separazione, cerchiamo il motivo della separazione, negli interrogativi posti dagli astri nel tema natale e in quel dato momento. Potremo allora scoprire un transito infelice di Urano a Venere del consultante, ma analogamente un transito felice di Giove alla stessa Venere. Nel primo caso potremmo dire che è stata, forse, una rottura dettata dalla necessità di trasformare, dalla necessità di libertà, ecc… nel secondo caso, seppure, il passaggio astrologico risulti positivo, potremmo raccontare che questo accadimento potrebbe portare a nuovi frutti a una maggiore consapevolezza rispetto al peso della relazione, risultare quindi una “liberazione” in qualche modo.

Se nulla accade ma desideriamo comunque sapere cosa potrebbe succederci in amore, l’astrologo guarderà gli elementi dell’oroscopo in relazione con l’amore, ma essendo portatori di infiniti interrogativi dovrà per forza di cose porvi delle domande sulla vostra vita reale affinché il numero delle domande diventi “finito”, minore e si possano dipingere diverse immagini della vostra possibile vita sentimentale, fermo restando che nessuna potrebbe poi, di fatto, accadere. Nello stesso tempo possiamo parlare anche soltanto a livello simbolico attraverso miti, fiabe, racconti che si avvicinano ai simboli astrologici in gioco nel prossimo futuro affinché sia il soggetto stesso artefice della propria costruzione. Questo è l’approccio che personalmente preferisco.

Agendo in questo modo nella lettura del tema natale non prevediamo il futuro ma lo costruiamo attraverso l’analisi profonda dei simboli presenti nel nostro cielo, tracciamo le linee su cui quest’ultimo sorgerà, l’edificio lo innalzeremo noi con le nostre azioni, in funzione delle opportunità che potremo scoprire tra le infinite proposte dai simboli astrologici.

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