I processi alchemici venivano iniziati e portati avanti in relazione anche al momento celeste “propizio”, ma riportando il discorso alla visione simbolica dell’Alchimia proposta da Jung e Hillman, allo stesso modo possiamo dire che il processo d’interpretazione astrologica dei transiti (le pre-visioni astrologiche) sono un modo simbolico per entrare in relazione con una persona e costruire una storia che unisca cielo e terra.

Hillman a proposito della terapeuticità dell’Alchimia. che non dimentichiamo usava anche, moltissimo, i termini astrologici e i momenti propizi di cui ho scritto, ricorda: “[…] accanto alla teoria generale della trasformazione alchemica e accanto ai parallelismi tra l’immaginario alchemico e il processo d’individuazione, è il linguaggio dell’alchimia che può rivelarsi l’aiuto più prezioso per la terapia junghiana, il linguaggio alchemico è una modalità di terapia; è terapeutico in sè

Se l’alchimia è terapeutica in sè e utilizza un linguaggio simbolico ed astrologico, allora quel linguaggio ha una base terapeutica, il linguaggio degli astri se utilizzato così come specifica Hillman nel caso dell’alchimia può essere utile ad assistere le persone nel loro viaggio.

Terapia nell’etimo greco significa anche assistere, non solo curare. L’astrologia può essere uno strumento di assistenza. Quando aiuto qualcuno, lo ascolto, mi confronto, racconto una storia, immagino e raccontole possibilità di come un amore possa trasformarsi, dopo che una persona mi ha narrato dei suoi problemi; ho fatto terapia nel senso di assistenza, non l’ho curato.

Come l’astrologia può diventare assistenza?

Hillman evidenzia per la psicoterapia che le parole ipostatizzate: inconscio, complesso, Io sono astrazioni che si allontanano dal corpo, dalla materia perché bloccano e fissano, non offrono la possibilità di esperire altro, “dimentichiamo che sono soltanto concetti ben poco utili per afferrare gli eventi psichici che così inadeguatamente descrivono”. Jung affermava che i concetti psicologici sono “irrilevanti in teoria” e allo stesso tempo che il nome non spiega il fatto psicologico in sè.

La stessa cosa fanno molti astrologi, colorano in modo statico un aspetto, un segno un pianeta e affermano, per esempio, quando notano il comportamento nervoso di una persona: forse hai Marte in Ariete, oppure hai un Marte dominante. Fanno di un concetto, l’aggressività di Marte, una regola, ma non è così.

Per insegnare è normale che si utilizzino delle formule, regole, statiche ma deve essere chiaro all’astrologo che non è VERITA’, non è certezza, sono concetti che devono restare elastici ed aperti, altrimenti s’incorre nell’errore descritto da Jung e da Hillman con la psicoterapia.

L’effetto terapeutico dell’Alchimia per Hillman, quindi quello assistenziale per l’Astrologia, secondo me è descritto in questa frase che si riferisce all’alchimia che che possiamo avvicinare all’astrologia:E’ questo il suo effetto terapeutico: ci impone la metafora. Nell’atto stesso di pronunciare le nostre parole siamo trasportati dalla lingua in un ‘come se’, nella materializzazione della psiche e contemporaneamente nella psichizzazione della materia

La metafora, i racconti, i miti sono il linguaggio che la psiche sente più vicini, meno giudicanti ma che conducono all’apertura, che assistono nello scrivere nuove storie individuale e nel rileggere quelle passate.

Le citazione sono tratte da Psicologia Alchemica di James, Hillman, Adelphi.