A guardia del confine, all’ingresso del regno dei morti, stava il serpente che Ercole doveva vincere dopo il leone di Nemea. L’Idra, serpente marino, il cui fratello era Cerbero, guardiano degli inferi, possedeva dieci teste, di cui una immortale, che una volta tagliate ricrescevano. Ercole giunse dalla bestia con suo nipote Iolao per stanarla e ucciderla: lanciò delle frecce infuocate che la fecero uscire dalla tana e con una spada iniziò a tagliarne le teste, ma non appena una veniva eliminata al suo posto ne crescevano altre due. Vi era, inoltre, un granchio gigante che lo attaccava ad un piedi, ma venne schiacciato dall’Eroe e assunto poi in cielo da Era, come la nota costellazione del Cancro, poco prima di quella del Leone, altro animale sconfitto dall’eroe. Allora Ercole decise che, dopo aver decapitato l’Idra, Iolao avrebbe bruciato, di volta in volta, le ferite, cicatrizzandole, in questo modo le teste non sarebbero ricresciute. Così fece, grazie a dei tizzoni ricavati dagli alberi della foresta vicina. Una volta morta, e tagliata la testa immortale, Ercole, bagnò le sue frecce nel veleno dell’Idra. Proprio una di queste ferirà, per errore, il Centauro Chirone che resterà sofferente per diversi anni senza poter morire, in quanto immortale, finché Zeus non scambiò la sua vita con quella di Prometeo. Il Segno del Cancro è “il luogo da dove, secondo la dottrina degli astrologi, le anime degli uomini discendono nelle regioni più basse, poiché nel segno del Cancro comincia la metà sotterranea del cielo.” K. Kèrenji
DAL MITO DELL’IDRA AL SEGNO DEL CANCRO
L’Idra in cielo ha la testa a sud della costellazione del Cancro, mentre la punta della coda si trova fra la Bilancia e il Centauro. Notiamo come le storie risuonino con il cielo fisico. Cancro e Bilancia sono due Segni Cardinali, possiamo pensare che queste combinazioni zodiacali, quando sono attive con pianeti, aspetti, case in relazione fra loro, possano indicare una forma di protezionismo dello status quo, ma anche una struttura molto forte, contenitiva delle emozioni.
Da questo breve racconto sulla fatica comprendiamo come essa sia in relazione con il Segno del Cancro appartenente all’elemento Acqua e governato dalla Luna: il fatto che l’Idra si apparentata con Cerbero, cane guardiano del regno degli inferi, ed era a guardia del confine ci lascia intravedere qualcosa di scorpionico, segno di Ade. Cerbero era il guardiano che non permetteva ai morti di uscire dall’Ade, l’Idra non permetteva agli uomini di entrare. Cerbero aveva tre teste che possono rappresentare il presente, il passato, il futuro delle anime, l’Idra aveva dieci teste, di cui una immortale, in relazione con le numerose possibilità di vita degli esseri umani, ma soltanto una davvero importante. Sono entrambi guardiani della soglia dell’Ade, ma l’Idra non permetteva l’ingresso dall’esterno all’interno.
Il Cancro possiede il carapace, la corazza, che lo difende dagli attacchi esterni, protegge l’interiorità, la casa, le emozioni, la Luna. Attacca Ercole ad un piede, in questo modo l’eroe avrebbe perso l’equilibrio, ma non vi riesce. Le emozioni fanno perdere la testa, ma in questo caso non lo scalfiscono, anzi Ercole le cancella dal vissuto quotidiano, ma le rende universali, immortali.
La stessa cosa accade per l’Idra, non c’è più un guardiano reale, tangibile che sbarra la strada al regno dei morti, ma un immaginario animale che viene trasformato in costellazione anche lui, quindi archetipicamente immortale.
La fatica di Ercole in relazione all’Idra di Lerna e al Segno del Cancro può rappresentare una delle strade individuative di questo Segno che supera le paure, le emozioni personali, il fatto di poter essere invaso nei propri confini emotivi, scegliendo come e quando viverle, quando attivare le immagini archetipiche e in che modo utilizzarle per i propri scopi.