di Paolo Quagliarella

Saranno le letture estive o la calura, ma nel indeterminatezza del mondo e delle sue infinite probabilità di espressione, così come indeterminato è un cielo di nascita, prima che l’astrologo lo faccia apparire/collassare con la sua interpretazione, mi sono imbattuto in un’affermazione di Niels Bohr che secondo me può essere adattata anche al pensiero astrologico.

Ricordando quello che scriveva Niels Bohr « Non esiste alcun mondo quantistico. C’è solo una astratta descrizione fisica. È sbagliato pensare che il compito della fisica sia di scoprire come è la natura. La fisica riguarda quello che noi possiamo dire a riguardo della natura… »[1] Questa frase è perfettamente declinabile anche per l’Astrologia:

Non esiste alcuna realtà. C’è solo un’astratta descrizione della stessa attraverso i simboli astrologici. E’ sbagliato pensare che il compito dell’Astrologia sia di scoprire qual è la natura umana. L’Astrologia riguarda quello che noi possiamo dire sulla natura umana attraverso l’interpretazione.

[1] Come quotato in “The philosophy of Niels Bohr” di Aage Petersen, nel Bulletin of the Atomic Scientists Vol. 19, No. 7 (September 1963); The Genius of Science: A Portrait Gallery (2000) di Abraham Pais, p. 24, e Niels Bohr: Reflections on Subject and Object (2001) di Paul. McEvoy, p. 291

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