La Luna è in Cancro in VIII casa congiunta a Venere che governa il segno della Bilancia. La qualità dei bisogni archetipici sono quelli di Estia, della Grande Madre protettrice, spostandoci sul piano della realtà, della rappresentazione archetipica abbiamo: sensibilità, riflessione, segretezza, comprensione, coinvolgimento emotivo, privacy, abbandono. Il governatore dell’VIII in Gemelli è Mercurio, il Sole e Mercurio sono in Gemelli congiunti a Plutone governatore dell’Ascendente (Io). Luna e Mercurio sono in relazione attraverso il segno sulla cuspide dell’VIII, i Gemelli e il Sole. A livello biografico è importante segnalare che: “La madre era una cattolica molto devota e le sue convinzioni ebbero una grande influenza sulla formazione religiosa del futuro frate” (https://it.wikipedia.org/wiki/Padre_Pio_da_Pietrelcina) , ancora una volta una rappresentazione di Anima.
Da questi primi elementi comprendiamo che Anima pre-forma l’Io di padre Pio attraverso i valori di accoglimento lunari, trasformativi di Plutone, comunicativi di Mercurio. Rileggendo la vita del Santo queste simbologia si sono espresse chiaramente. Le stigmate e la lotta con il demonio (Plutone), la predicazione (Mercurio), la donna ideale, Maria, simbolo perfetto dell’associazione di Anima con l’elemento Acqua (Luna). Padre Pio coglie all’esterno le manifestazioni di Anima, tutto gli appare alla luce di Maria, ma nello stesso tempo la IV casa è in Acquario, segno rivoluzionario, di rottura della consuetudine, Urano in XI casa in Bilancia, forma un aspetto di tensione con la Luna e Venere governatrice del segno a conferma dell’indole reazionaria di Anima e di conseguenza dell’Io del frate. Se è la riflessione che sorge da Anima e che porta la nascita della coscienza, con la lesione di Luna e Venere, capiamo che nella vita di Padre Pio qualsiasi cosa entrasse nella sua vita dall’esterno avrebbe dovuto avere per la sua coscienza i caratteri del diverso e dello straordinario. La Persona è in relazione con la X casa in Leone, il Sole, suo governatore, è in trigono ad Urano, quindi imprime la necessità di tirar fuori, all’esterno, ciò che c’è di rivoluzionario ed innovativo, ma la Luna è dissonante con Urano governatore della IV, questo significa che c’è una tensione forte fra Anima che è alla base dell’Io, Persona (apparire esterno, come ci mostriamo in relazione con la società e con la coscienza collettiva). Padre Pio è stato avversato dalla Madre Chiesa, altra rappresentazione archetipica di Anima, a causa della sua esposizione mediatica (Persona) e non obbedienza all’autorità. A tal proposito riporto un passo biografico di Wikipedia8(https://it.wikipedia.org/wiki/Padre_Pio_da_Pietrelcina): “Nel 1920 padre Agostino Gemelli, medico, psicologo e consulente del Sant’Uffizio, fu incaricato dal cardinale Rafael Merry del Val di visitare Padre Pio ed eseguire “un esame clinico delle ferite”. Il Segretario del Sant’Uffizio, chiamato in causa per indagare l’attività del cappuccino, scelse il Gemelli, è dato supporre, sia per le sue conoscenze scientifiche, sia per i suoi studi specialistici sui “fenomeni mistici” che aveva condotti sin dal 1913. “Perciò – pur essendosi recato nel Gargano di propria iniziativa, senza che alcuna autorità ecclesiastica glielo avesse chiesto – Gemelli non esitò a fare della sua lettera privata al Sant’Uffizio una sorta di perizia ufficiosa su padre Pio”.[21] Il Gemelli volle esprimersi compiutamente in merito e volle incontrare il frate. Padre Pio mostrò nei confronti del nuovo investigatore un atteggiamento di chiusura: rifiutò la visita chiedendo l’autorizzazione scritta del Sant’Uffizio. Furono vane le proteste di padre Gemelli che riteneva di avere il diritto di effettuare un esame medico delle stigmate. Il frate, sostenuto dai suoi superiori, condizionò l’esame a un permesso da richiedersi per via gerarchica, disconoscendo le credenziali di padre Agostino Gemelli. Questi abbandonò dunque il convento, irritato e offeso. Padre Gemelli espresse quindi la diagnosi:
« È un bluff… Padre Pio ha tutte le caratteristiche somatiche dell’isterico e dello psicopatico… Quindi, le ferite che ha sul corpo… Fasulle… Frutto di un’azione patologica morbosa… Un ammalato si procura le lesioni da sé… Si tratta di piaghe, con carattere distruttivo dei tessuti… tipico della patologia isterica » |
e più brevemente lo chiamò “psicopatico, autolesionista ed imbroglione”; i suoi giudizi, che come si è visto non potevano contare sull’esame clinico rifiutatogli, avrebbero pesantemente condizionato, per l’autorevolezza della fonte, la vicenda del frate. Come risultato di queste vicende, il 31 maggio 1923, arrivò un decreto vero e proprio in cui si pronunciava la condanna esplicita. Il Sant’Uffizio dichiarava il non constat de supernaturalitate circa i fatti legati alla vita di padre Pio ed esortava i fedeli a non credere e a non andare a San Giovanni Rotondo. La formula specifica utilizzata, nel linguaggio ecclesiastico, equivale ad asserire che al momento non sono stati evidenziati elementi sufficienti ad affermare la soprannaturalità dei fenomeni, pur non escludendo che possano esserlo in futuro[22].
In aggiunta alla lettura di Anima di Padre Pio, riporto un’analisi parziale tratta dal mio libro sul Sole che si può scaricare gratuitamente dal sito (https://www.astrologiajunghiana.it/articoli-astrologia/sole-scarica-gratis-libro/) e che conferma ancora le ipotesi precedenti o viceversa. Possiamo notare come i simboli si muovano sempre verso una medesima direzione.
Nella vita di Padre Pio è stata fondamentale, per le scelte religiose del frate, sua madre che è ben rappresentata nel tema di nascita dalla Luna in Cancro congiunta a Venere, e quest’ultima a Saturno, sempre la Luna è quadrata a Urano. Analogamente notiamo come i
limiti posti da Giove, si vedano le considerazioni 6,7,8,9,10, si trovino in dodicesima casa, il Sole annuncia la volontà di Giove. Ebbene l’astro apollineo in Gemelli pone in evidenza la forza della parola del frate sugli altri, ancora più evidente grazie all’appoggio di Mercurio in domicilio e al fatto che entrambi sono in settima casa.
Nel momento in cui il frate non può più svolgere la propria funzione pubblica, perché diventato un fenomeno mediatico, troppo solare, inflazionato, Giove in dodicesima lo richiama ai suoi doveri monastici di riflessione, preghiera. Da una parte Giove dà, dall’altra
toglie. In questo perenne movimento si esplica il senso della vita e il suo equilibrio. Il Sole è alla ricerca della madre perduta, cerca la conquista e nello stesso tempo illumina, porta alla coscienza tutto ciò che entra in relazione con lui: Considerazione 12. Il Sole è congiunto a Plutone, Padre Pio raccontava delle sue estenuanti e fisiche lotte contro il demonio che gli procuravano anche le stigmate. La figura del demonio ben si addice all’accostamento con
Plutone, ma non dobbiamo dimenticare che quest’ultimo rapisce Proserpina, la Luna, affinché ella diventasse sua moglie, ancora una volta si manifesta la parte femminile da salvare, ma che nel caso del frate di Pietralcina diventa rappresentazione salvifica della
Madonna, madre di Gesù. Leggendo la posizione dei pianeti di transito, effemeridi alla mano, dell’anno in cui si racconta fossero apparse le prime stigmate, intorno al 1910 (ma quelli più importanti sono iniziati nel 1909 e hanno proseguito anche nel 1910), scopriamo che Saturno si trovava nei gradi centrali dell’Ariete in perfetta quadratura a sé stesso, a Venere, alla Luna e in opposizione a Urano radix. Urano era negli ultimi gradi del Capricorno, anche lui formava degli aspetti di opposizione con i pianeti in Cancro.
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