Quando ci si rivolge all’astrologo molto spesso quest’ultimo fa delle affermazioni su come sia il consultante, come si relaziona con la vita, in qualche modo lo imbriglia in una realtà che potrebbe non essere la sua poiché lo etichetta o come si legge nella genesi quando Dio “nomina” gli animali li crea con le loro caratteristiche e li “associa”.
Affermare, nominare ha un potere creativo ed evocativo, come abbiamo visto in precedenza, alla luce di ciò io mi chiedo: non è più utile aprire una strada e motivare ad essere in un modo piuttosto che in un altro, offrire uno spunto di riflessione e di azioni in un sentiero che potrebbe essere in discesa e non in salita?
Queste maniere di vedere l’astrologia e la vita mi hanno convinto che è giunto il momento che l’astrologoabbandoni quella sotterranea voglia di dominare gli altri, di giudicarli seppure a fine di bene, ma gli offra una possibilità diversa, un percorso. Ovviamente se non seguiranno i consigli dell’astrologo vivranno analogamente bene, ma noi “maghi delle stelle” speriamo sempre di poter essere utili.
Le case astrologiche un modo diverso di interpretarle.
La prima casa – Ascendente.
Apre la strada a come vediamo il mondo e ci indica quali siano gli strumenti che possediamo nella nostra personale cassetta degli attrezzi. Il segno sulla cuspide c’informa sul modo in cui dovremmo utilizzarli, la posizione per casa e per segno del pianeta governatore della prima ci fornisce ulteriori caratteristiche sull’utilizzo di questi strumenti, i pianeti in prima casa, sono a mio avviso, i più importanti perché ad un solo sguardo possiamo comprendere quali siano i poteri consci che abbiamo a disposizione per poter relazionarci col mondo, interagire con lui modificarlo, ma molto più importante non come ci vedono gli altri (di solito dell’ascendente si dice che sia questo), ma come desideriamo che gli altri ci vedano. E’ importante notare la differenza fra le due affermazioni perché ci rende attivi e non succubi rispetto al mondo e agli altri.
La seconda casa.
Rappresenta le risorse che possiamo mettere in campo dopo che abbiamo preso coscienza degli strumenti presenti nella nostra cassetta degli attrezzi, dei valori rappresentati dalla prima casa. Si cercano di mettere i confini al mondo, di limitarlo per renderlo confortevole e sicuro, di una sicurezza fatta anche da certezze materiali. Come per la prima casa si utilizzano gli stessi modelli interpretativi anche per la seconda casa: si guarda al segno sulla cuspide, ai pianeti presenti, al governatore alla sua posizione per segno e casa. Sono altrettanto importanti gli aspetti che quest’ultimo forma soprattutto con i pianeti personali e con il governatore della seconda. Attraverso questa casa possiamo veicolare il concetto di ambiente, di spazio limitato, di sicurezze materiali, possiamo quindi aiutare il consultante nella costruzione del suo percorso utilizzando i mattono simbolici rappresentati.
Complimenti Paolo per questo sito così ricco e ben curato! Ad maiora!
Grazie Ale 🙂
Bel lavoro, Paolo!
Sì fa quel che si può, quando si può. Grazie Enzo