di Paolo Quagliarella

Una possibile risposta alla domanda posta nel titolo la troviamo nelle parole di C. G. Jung tratte da: Il problema dell’inconscio nella psicologia moderna:

Fin dai tempi più remoti lo spirito umano ha cercato di classificare i vari tipi e di portar ordine in tal modo nel caos della vita individuale. Il primo tentativo che ci sia noto in tal campo è quello compiuto dagli antichi astrologi orientali nella cosidetta Trigonia dei quattro elementi, aria, acqua, terra, fuoco. Nell’oroscopo la trigonia dell’aria consiste nei tre segni zodiacali ad essa appartenenti, cioè: Acquario, Gemelli e Libra; quella del fuoco, nei segni dell’Ariete, del Leone, del Sagittario, ecc’.
Secondo quest’antica suddivisione, chi è nato in una di queste trigonie condivide nella sua natura gli elementi che esse rappresentano e che influiscono sul suo carattere e sul suo destino.”

Ed ancora perché usare il mito nell’interpretazione astrologica, cosa può dirci. Come funzionerebbe un’astrologia fondata sul mito e perché funzionerebbe secondo Jung? Un’altra risposta tratta dal medesimo libro la leggiamo qui: “L’incosciente collettivo – se possiamo permetterci un giudizio in proposito – sembra consistere di motivi e immagini mitologici, e perciò i miti dei popoli sono gli autentici esponenti dell’incosciente collettivo. Tutta la mitologia sarebbe una specie di proiezione dell’incosciente collettivo. Lo vediamo chiarissimamente nel cielo stellato, le cui caotiche forme furono ordinate mediante proiezione di immagini. Così si spiegano le influenze stellari sostenute dagli astrologi; esse non sono altro che percezioni introspettive incoscienti dell’attività dell’incosciente collettivo. Come le immagini delle costellazioni furono proiettate nel cielo, così figure simili e differenti furono proiettate in leggende od in favole o su personaggi [p. 116] storici. Possiamo quindi studiare l’incosciente collettivo in due maniere, o nella mitologia o nell’analisi dell’individuo. Siccome non è facile rendere accessibile qui quest’ultimo materiale, debbo limitarmi alla mitologia. Questa è un campo talmente vasto che non possiamo metterne in rilievo che alcuni pochi tipi. E parimenti il numero delle condizioni ambientali è infinito, cosicché anche qui possiamo intrattenerci soltanto su alcuni tipi.

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