L’inconscio collettivo – se possiamo permetterci un giudizio in proposito – sembra consistere di motivi e immagini mitologici, e perciò i miti dei popoli sono gli autentici esponenti dell’inconscio collettivo. Tutta la mitologia sarebbe una specie di proiezione dell’inconscio collettivo. Lo vediamo chiarissimamente nel cielo stellato, le cui caotiche forme furono ordinate mediante proiezione d’immagini. Così si spiegano le influenze stellari sostenute dagli astrologi; esse non sono altro che percezioni introspettive incoscienti dell’attività dell’inconscio collettivo. Come le immagini delle costellazioni furono proiettate nel cielo, così figure simili e differenti furono proiettate in leggende о in favole о su personaggi storici. Possiamo quindi studiare l’inconscio collettivo in due maniere, о nella mitologia о nell’analisi dell’individuo. Siccome non è facile rendere accessibile qui quest’ultimo materiale, debbo limitarmi alla mitologia.” C. G. Jung, La dinamica dell’Inconscio, 7. La Struttura della Psiche, Vol VIII,