Il più noto simbolo occidentale di questo tipo è l’oroscopo astrologico: la sua struttura mandalica, dagli inizi dell’alchimia fu identificata con la <<prima materia>> e la sostanza ultima dell’opus alchemico. […]

I mandala cosmici, atemporali e statici, mi sembrano destinati a rispecchiare, soprattutto l’aspetto dell’<<ordinamento acausale>>, che è sullo sfondo dell’universo; le macchine divinatrici rotatorie, invece, mi sembrano mirare più alla prospettiva (parapsicologica) della comprensione di specifici fenomeni sincronistici.

Tutte queste tecniche divinatorie potrebbero certo determinare solo <<campi di probabilità>>, entro i quali potrebbero verificarsi fenomeni sincronistici, ma mai l’evento specifico, che rimane non predicibile in quanto creatio regolarmente definita.” M-L. von Franz, Psiche e Materia

La von Franz esamina in questo lavoro anche le corrispondenze fra tema natale, psiche e materia, come questi siano intrecciati. Nella frase in grassetto è espresso in modo chiaro quello che penso anche io della previsione astrologica.

James Hillman aggiungeva a completamento di quanto esposto dalla psiconalista svizzera:

Quando la mente umana lavora con l’ignoto – e il futuro è senza dubbio l’ignoto – è costretta a inventare e a immaginare. Questo immaginare gli inconoscibili — come lo spazio e i pianeti più lontani, la soggettività interiore degli animali, dei neonati e di tribù remote, l’origine della vita e la destinazione dopo la vita — è soggetto ai poteri che strutturano l’immaginazione in modelli ripetitivi piuttosto definiti, che vengono proiettati sul campo oscuro che stiamo esplorando, e che sosteniamo di vedere nelle prove che raccogliamo. Quello che vediamo è in parte distorto dall’immaginazione. Quando prediciamo, noi proiettiamo. E infatti gli studi che riguardano il futuro spesso sono chiamati «proiezioni». Il fattore che determina la proiezione è nella mente soggettiva tanto quanto nei dati oggettivi, e dal momento che le strutture ultime della mente sono probabilmente modelli archetipici che compaiono regolarmente e universalmente nell’arte e nel pensiero, nel rituale e nel comportamento, nei sogni e nella follia, possiamo aspettarci che essi si manifestino anche nelle proiezioni sul futuro. Passiamo in rassegna alcune di queste consuete fantasie” J. Hillman, Il potere – come usarlo con intelligenza

Per approfondire si può leggere J. Hillman e le previsioni.