“Se qualcosa quadra nel metodo si deve presumere che esista un inatteso parallelismo di accadimenti fisici e psichici. Questo pensiero è shocking, ma per nulla nuovo, perché costituisce l’unica ipotesi possibile dell’astrologia e specialmente della moderna caratteroscopia, anche se questa riguarda più il tempo che le reali posizioni astrali, poiché anche il tempo è determinato e misurato fisicamente. Se la caratteroscopia dovesse essere generalmente giusta (e vi è una certa probabilità che lo sia), il fatto non sarebbe più sorprendente di quanto lo sia la capacità di un esperto di vini di stabilire con sicurezza, dalle caratteristiche del vino, la regione di provenienza, la posizione della vigna e l’annata, cosa che lì per lì sembra discutibile al profano. Ma nello stesso modo un buon astrologo può leggermi in faccia in quali segni si trovavano il sole e la luna al momento della mia nascita e qual è il mio ascendente. Il parallelismo psicofisico del fenomeno che dovremmo figurarci come base dell’oracolo dell’I Ching non sarebbe quindi che un altro aspetto del processo che bisogna porre come base anche all’astrologia, se si ascrive un qualche significato alla diagnosi caratteriale astrologica. Senza dubbio sono molto numerosi coloro che si occupano di astrologia; si tratta certamente di nature riflessive che s’interessano alla psicologia e ne traggono grandi vantaggi. È chiaro che anche qui possono esservi abusi.” C. G. Jung, Opere XI, Psicologia e Religione