SEMINARIO A NUMERO CHIUSO

22/09/2019 Forte Marghera (Venezia), ore 17.30

per info su costi e prenotazioni
imaginalis.venezia@gmail.com

Psicologia e astrologia è un dato di fatto storico e bibliografico hanno diversi punti in comune, tant’è vero che diversi psicoanalisti tra i quali C. G. Jung, E. Bernhard, J. Hillman, in modi diversi hanno attinto al suo simbolismo, nel caso di E. Bernhard è stata proprio utilizzata in fase di analisi con alcuni suoi pazienti, ma spesso si ha paura dell’Ombra e quindi si rifiuta anche il dato storico. Molti astrologi allo stesso modo negano la possibilità di una relazione fra le due discpline, tra questi quelli che partono, spesso, da un punto di vista deterministico, “scientificando” l’astrologia, la medesima cosa accade per la psicologia da laboratorio. Nell’incontro che terremo a Venezia si cercherà di andare in profondità e scoprire quali legami possano esistere.

CIELI INTERIORI

con Anna Periz psicologa psicoterapeuta
e Paolo Quagliarella filosofo studioso di Astrologia

L’ Astrologia possiede un corpus millenario di scritti e studi, come affermava J. Hillman in una intervista: “Se è archetipica, l’astrologia è qui per restare, e poiché è destinata a non passare, deve essere archetipica. Ed io sono certo che non passerà.


La gnosi attraversa il pensiero astrologico, magico e si pone in stretta relazione con quello che è il mundus imaginalis che la rilegge conducendola ai giorni nostri.


Allo stesso modo l’Astrologia è stata approfondita e in alcuni casi utilizzata dagli analisti C. G. Jung, E. Bernhard e J. Hillman, in modo diverso, ma il tratto comune è sempre stato il pensiero immaginale, la capacità di dare un senso, costruire una storia diversa della nostra vita utilizzando anche le rappresentazioni del cielo. La piscologia immaginale unisce e penetra nell’unus mundus.
Durante i due interventi scopriremo come e in quale modo sia ancora possibile “immaginare” una vita diversa attaverso il caelum.
James Hillman scrive: “Il caelum, dunque, è uno stato della mente. Visualizzatelo come un cielo notturno, disseminato dei corpi aerei degli Dei, le costellazioni astrologiche a un tempo bestiario e geometria, partecipi di tutte le cose del mondo come loro terreno immaginale. Il caelum non ha luogo, beninteso, nella vostra testa, nella vostra mente; è piuttosto la vostra mente che si muove nel caelum, sfiora le costellazioni; il cranio spesso e capelluto che si apre per lasciare entrare più luce, la loro luce, rendendo possibile una nuova idea di ordine; un’immaginazione cosmologica il cui pen¬siero spiega il cosmo con le forme delle immagini. […]

il seminario ha posti limitati
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